Moscovici oggi da Mattarella. Manovra non ancora al Quirinale

Moscovici oggi da Mattarella. Manovra non ancora al Quirinale
Il commissario Ue agli Affari economici e finanziari, Pierre Moscovici
18 ottobre 2018

La manovra sui conti pubblici è stata varata dal Consiglio dei ministri ma il testo di cui s’è scatenato un giallo non è ancora arrivato al Quirinale. E oggi a Roma, per un intervento ad una conferenza, ci sarà Pierre Moscovici, il commissario europeo agli Affari economici. Una presenza singolare, la sua, mentre a Bruxelles si svolgerà il Consiglio europeo dove il premier Giuseppe Conte dovrà spiegare ai partner europei gli interventi previsti nella manovra. Ma forse è una presenza – certo occasionale, ma non cancellata – per poter discutere, per parlare di quella manovra che tanta irritazione ha provocato nei vertici dell’Ue.

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L’arrivo a Roma di Moscovici era, viene detto, programmata da tempo. Parteciperà oggi a una conferenza dell’Aspen a porte chiuse e poi incontrerà il ministro dell’Economia Giovanni Tria e il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco. Nel tardo pomeriggio avrà un colloquio al Quirinale con il capo dello Stato Sergio Mattarella. Certo nessuno poteva immaginare la presenza di Moscovici – critico fortemente, al pari del presidente della commissione Ue Juncker, nei confronti della manovra italiana e delle iniziative del governo giallo-verde – nei giorni in cui il provvedimento di bilancio italiano arrivava a Bruxelles per essere esaminato. Ma così è.

Un passaggio romano, quello del commissario, che si incrocia con gli interventi di Mattarella. Al capo dello Stato, fino ieri sera non è arrivata ancora alcuna copia della manovra approvata dal governo. In ogni caso Mattarella non dovrebbe far mancare le sue considerazioni sulla questione. Anche se non direttamente, è probabile infatti che in mattinata il capo dello Stato – in occasione del ricordo a Pontedera per il quarantennale della morte del presidente della Repubblica Giovanni Gronchi – troverà il modo “pedagogico” per ricordare le regole e i comportamenti che chi governa deve avere quando “si decidono cose normali”.

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Così come Mattarella senz’altro coglierà l’occasione dell’incontro alle 18 con Moscovici (richiesto, viene ribadito, dal commissario Ue) per fare al ministro europeo la stessa raccomandazione fatta al premier Giuseppe Conte: bisogna dialogare, senza contrapposizioni. Ci sarà sicuramente l’esortazione al dialogo verso i Paesi alleati, che è sembrato mancare in questi ultimi mesi soprattutto con l’Italia (e anche dal nostro Paese verso l’Ue). In ogni caso verrà chiarito che non tocca a Mattarella fare da mediatore tra Italia e Ue, rappresentando lui di fatto il governo italiano. E che quindi sarà Moscovici, e i vertici Ue con lui, che dovranno lavorare per il dialogo. Anche perché ‘scontri’ di questo genere, in occasione del varo delle manovre sono anni che naturalmente accadono, tra i vari Paesi e Bruxelles. E non è mai stato un problema.

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