Mostre, con Mauro Sgarbi esordio italiano ‘street art’ nel fumetto

Mostre, con Mauro Sgarbi esordio italiano ‘street art’ nel fumetto
14 gennaio 2017

Per la prima volta uno street artist italiano si cimenta con il fumetto, non semplicemente traendone spunto ma dandogli vita su carta prima ancora che su parete Giovedì 19 gennaio alle ore 19, presso gli spazi del ristorante vegetariano Margutta Veggy Food & Art, in via Margutta 118 a Roma, si terra’ la presentazione ufficiale di “Lee Sergic e la genesi contesa”, il primo fumetto del noto street artist italiano Mauro Sgarbi. Si tratta di una novità assoluta: per la prima volta un artista di graffiti crea su carta un fumetto, non limitandosi a trasporne di famosi su muro. L’artista sarà presente e a disposizione dei partecipanti per ‘customizzare’ la prima pagina del fumetto con uno sketch a piacere. Non si tratta di traslare figure e caratteri in un contesto urbano. Più di un’artista ha fatto riferimento nei suoi graffiti al mondo comics, ma è questa la prima volta che in Italia qualcuno che di solito dipinge sui muri decide di far nascere un personaggio su carta. Il mondo dei caratteri afferenti l’universo di eroi, anti eroi e super eroi e’ ormai cifra portante dell’intrattenimento, dal cinema alla tv.

Un fenomeno cavalcato dalle grandi produzioni che hanno scelto di pescare a piene mani in questo succoso bacino. Qui siamo davanti a qualcosa di molto diverso perché Lee Sergic, protagonista dal nome che è tutto un programma, non reca in dote (almeno per il momento) nessun super potere o passato da semidio. Il profilo corrisponde a quello di un tizio qualunque uscito fuori da Trastevere o dal Pigneto e che, per sbaglio ma in realtà anche seguendo un preciso disegno divino, si trova a vivere un destino da cavia crono-dimensionale. Numerosi i camei che i cultori della letteratura psicotropa e del graphic novel non potranno ignorare: da uno dei principali caratteri di Andrea Pazienza (che non sveliamo) alle chicche di Carlos Castaneda, per atterrare sul luccicante acciaio dell’armatura di Jeeg Robot. Nondimeno le tematiche sociali sono alla portata di quest’uomo qualunque che si troverà a vivere un destino tutt’altro che normale, alla ricerca della sua identità tra discriminazione, razzismo, indifferenza e violenza della polizia. Temi attuali e controversi sotto gli occhi di tutti ma ormai diventati oggetto di assuefazione: il bullismo, la repressione delle forze dell’ordine che prevaricano sia nei piani di realtà che in quelli più fantastici di passaggio dimensionale.

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Il fumetto è edito per i tipi delle Edizioni Il Galeone, casa editrice da poco affacciatasi nell’ostico panorama italiano. Mauro Sgarbi, nasce nel 1972 in Malaysia. Dopo aver viaggiato in lungo e largo per il Sudest asiatico, si trasferisce definitivamente a Roma nel 1982. Non frequenta l’Accademia d’arte ma, proveniente da una famiglia di artisti francesi tramandati di padre in figlio da lunghe generazioni, si forma da autodidatta sperimentando molteplici tecniche e stili artistici. Dal 1994 al 1996 studia alla “Scuola Romana dei Fumetti” in Roma e nel 2006 ho animazione e modellazione 3D alla “VanArts” in Vancouver (Canada). Dal 2006 al 2010 e’ alla “Academy Program Study” in Roma per studiare presso la “bottega” del pittore romano Michele Varvo. Nel 2010 studia nudo femminile presso la RUFA – Rome University of Fine Arts (Italy). E’ pittore prettamente surrealista e metafisico con una ricerca che verte alla rappresentazione di mondi paralleli o situazioni oniriche.

E intanto prosegue con successo, nelle sale del ristorante vegetariano Il Margutta, la mostra “Margutta Stazione Urban”, curata da Francesca Barbi Marinetti e voluta da Tina Vannini. Dal barocco al neo pop, dal pop surrealismo al lettering, i nomi degli street artist in mostra: Beetroot, Gomez, Lucamaleonte, Moby Dick, M.sgarbi, Omino71, Solo e Daniele Tozzi. La mostra sarà visitabile sino al 15 febbraio. Il progetto espositivo, avviato sin dall’inizio in stretta collaborazione con Emergenza Sorrisi, è un progetto di solidarietà finalizzato alla raccolta di fondi per scopi. Le opere saranno battute all’asta in occasione dell’evento di chiusura previsto per il 12 febbraio 2017: parte del ricavato sarà devoluto all’associazione benefica. Andranno all’asta anche i decori natalizi firmati Moby Dick, che ha rivisitato con il suo inconfondibile stile, tra spray e tag, i più comuni simboli natalizi.

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