“Papà questo telefono è vecchissimo, non ha neanche internet”: poi lo fa valutare e scopre che VALE ORO ISimbolo degli anni duemila, se ce l’hai ancora in casa sei ricco
Cellulari (Pexels) Ilfogliettone
Vecchi oggetti che nel tempo hanno acquistato un valore, a volte impressionante. È il caso di questo cellulare.
In pochi decenni, il telefono cellulare ha compiuto un’evoluzione straordinaria, trasformandosi da un lussuoso status symbol a un’estensione quasi inseparabile del nostro corpo. Da ingombrante apparecchio per sole chiamate, è diventato il centro nevralgico della nostra vita digitale.
Agli albori, possedere un cellulare era un privilegio per pochi, un indicatore di prestigio. I primi modelli erano grandi, costosi e le loro funzioni limitate, rappresentando più un bene di lusso che uno strumento di massa.
Con l’avvento degli smartphone, la rivoluzione è stata inarrestabile. La possibilità di accedere a internet, scattare foto, inviare messaggi istantanei e utilizzare un’infinità di applicazioni ha reso il cellulare uno strumento indispensabile per la comunicazione, il lavoro, l’intrattenimento e persino la gestione della salute.
Oggi, il telefonino è molto più di un semplice dispositivo: è un compagno costante, sempre a portata di mano. La sua onnipresenza riflette la nostra dipendenza dalla connettività e dalla facilità con cui gestiamo ogni aspetto della quotidianità, rendendolo, a tutti gli effetti, un’estensione digitale di noi stessi.
In Italia numeri impressionanti
L’Italia si conferma un paese all’avanguardia nella diffusione degli smartphone. Nel 2024, si contavano circa 46,5 milioni di smartphone nel nostro Paese, con un tasso di penetrazione del 77% della popolazione, posizionandoci tra i leader mondiali ed europei per l’utilizzo di questi dispositivi. Il mercato continua a crescere, con previsioni di un ulteriore incremento anche per il 2025, confermando la centralità dello smartphone nella vita quotidiana degli italiani.
Nonostante la quasi onnipresenza degli smartphone, una piccola percentuale di italiani utilizza ancora i feature phone, ovvero i vecchi “telefoni muti”, spesso per ragioni di semplicità o per un utilizzo basilare di chiamate ed SMS. Parallelamente, si assiste a un costante addio al telefono fisso: negli ultimi 20 anni, e in particolare nell’ultimo quadriennio, si è verificata una netta diminuzione delle linee fisse, con milioni di accessi in meno.

Il Nokia 3310 può valere un tesoretto
Il Nokia 3310, iconico telefono lanciato nel 2000, sta vivendo una sorprendente rivalutazione tra collezionisti e appassionati di tecnologia vintage. Celebre per la sua resistenza leggendaria e la batteria inesauribile, esemplari in condizioni eccellenti, soprattutto se completi di confezione originale e accessori, possono superare i 100 euro.
Il valore di mercato dipende fortemente dallo stato di conservazione: modelli usati ma ben tenuti mantengono un buon prezzo, mentre quelli danneggiati vedono il loro valore crollare. Questo rinnovato interesse è alimentato dalla nostalgia, ma anche dall’emergere di versioni restaurate o modernizzate, e dalla proliferazione di forum e gruppi dedicati al recupero di questi dispositivi. Il Nokia 3310 è diventato un oggetto da collezione ambito, simbolo di un’epoca passata.
