Pronto nuovo dl legge terremoto. Renzi a Ue: matti se vincolano ricostruzione

Pronto nuovo dl legge terremoto. Renzi a Ue: matti se vincolano ricostruzione
31 ottobre 2016

“Ricostruiremo. Ricostruiremo tutto, ricostruiremo tutti insieme. Ci sono dei momenti in cui le divisioni politiche contano zero e si lavora tutti nella stessa direzione”. Lo ha ribadito il premier Matteo Renzi, che oggi ha presieduto il Consiglio dei Ministri straordinario sul dopo terremoto. Una riunione di governo che ha deciso di adottare entro le prossime 72 ore un nuovo dl terremoto, stabilendo che “entro Natale, ma anche prima” gli sfollati dagli alberghi si trasferiranno nei container sistemati in prossimità nei paesi di provenienza. Un premier che ha sostenuto da una lato come non ci siano problemi con l’Europa e dall’altro che a Bruxelles sarebbero “fuori di testa, matti” se vincolassero a tetti di intervento la ricostruzione nelle aree devastate dal terremoto di ieri (ma anche da quelli del 24 agosto e del 26 ottobre). La ricostruzione, ha assicurato Renzi, sarà “a regola d’arte”, “non calata dall’alto” e procederà “con il controllo dell’opinione pubblica e di tutti i cittadini. Dobbiamo dimostrare chi siamo: persone che – a differenza di alcune vicende del passato – sanno fare opere pubbliche senza sprechi e senza ladri”.

Il premier ha annunciato che “nell’arco delle prossime 72 ore, per rispondere all’evento eccezionale, metteremo in campo un ulteriore decreto legge il cui obiettivo è innanzitutto accelerare le procedure e mettere ulteriori risorse in termini di personale per affrontare l’emergenza”. Renzi ha sostenuto che “è fondamentale una attenzione specifica e puntuale alla tempistica. Se riusciamo ad accelerare e a portare magari dei containers nell’arco di tempo più ristretto possibile, probabilmente possiamo evitare che vi siano i 6-7 mesi necessari per le casette di legno, da trascorrere altrove. Vogliamo venire incontro ai cittadini e quindi di conseguenza non possiamo mettere in due mesi le casette. Ma possiamo immaginare di avere dei containers orientativamente prima di Natale, per stare larghi, anche se vogliamo fare prima”. Il provvedimento sul sisma, ha spiegato, si svilupperà in “4 fasi”: “Quella dell’immediata emergenza, nella quale chiederemo a chi può di lasciare il territorio, sapendo che sarà un periodo molto limitato; una fase intermedia, quella del container; quella in cui tra 5-6 mesi le persone potranno tornare in casette di legno; la fase di ricostruzione”.

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Renzi non ha mancato di assicurare interventi straordinari per l’agricoltura. “Noi ricostruiremo tutto, le chiese, le realtà turistiche e commerciali – ha ribadito – e vogliamo che il mondo dell’agricoltura ci senta vicini. Il ministro Martina sta lavorando a misure di sostegno sulle stalle e sulle persone che svolgono attività agricole”. Arriva poi il tema europeo. “Con l’Europa – ha detto – non c’è alcun braccio di ferro, quello che serve in conseguenza del terremoto lo mettiamo”. Noi “stiamo rispettando le regole europee che prevedono clausole eccezionali, legate a eventi eccezionali. La mia opinione è che un terremoto da 6.5 sia un evento eccezionale, ho questa idea che trovo difficile mettere in discussione”. In ogni caso, ha sottolineato con forza il premier, “se a Norcia la chiesa di San Benedetto – che è patrono d’Europa – non si ricostruisce perché c’è il vincolo europeo vuol dire che siamo fuori di testa, che siamo matti! Se viene applicato il patto di stabilità per la ricostruzione delle scuole perdiamo credibilità”. Uno sguardo anche al mondo politico italiano. “Nelle opposizioni – ha sostenuto Renzi – mi sembra di scorgere un tono generalmente positivo. Ringrazio tutte le opposizioni. Credo che non si debbano commentare le scempiaggini che vengono dette”. Infine, sull’ipotizzato rinvio della data del referendum costituzionale in seguito al sisma Renzi ha chiarito che “è una cosa che per quello che mi riguarda non esiste. Il referendum si terrà il 4 dicembre come abbiamo fissato, nessuno ci ha chiesto per altro di fare il contrario. E’ stata una boutade giornalistica”.

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