Svolta green: lo Stato ti arricchisce se ti dai all’agricoltura I Approvato il benefit anti-inquinamento: soldi per i virtuosi
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Bonus agricoltura 2025, fino a 600mila euro per chi riduce le emissioni: il biometano al centro del progetto
Il 2025 segna un nuovo capitolo per il settore agricolo italiano, con l’introduzione del bonus agricoltura dedicato a chi inquina meno. Si tratta di un incentivo economico che punta a premiare le aziende agricole impegnate nella produzione sostenibile e nell’utilizzo del biometano. Dal 27 agosto al 26 settembre 2025 sarà possibile presentare domanda per accedere ai contributi, che possono arrivare fino a 600.000 euro per singolo progetto.
Alla base di questo bonus c’è il biometano, un combustibile ottenuto dalla purificazione del biogas attraverso specifici trattamenti chimico-fisici. Questo carburante, considerato rinnovabile, è idoneo all’immissione nella rete del gas naturale e può essere prodotto anche tramite la conversione dell’idrogeno ottenuto da fonti verdi insieme alla CO₂ presente nel biogas. Un processo che permette di ridurre sensibilmente le emissioni inquinanti e di trasformare i reflui agricoli in una risorsa energetica.
Con il decreto direttoriale n. 235 del 21 luglio, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha definito i criteri per l’erogazione dei contributi. L’obiettivo è duplice: incentivare la produzione di biometano e favorire la sostituzione di macchinari obsoleti con soluzioni più efficienti e sostenibili. Il programma si inserisce nel quadro della transizione ecologica voluta dall’Unione Europea e dalla nuova Politica Agricola Comune, che richiede un impegno concreto verso la riduzione delle emissioni.
Le imprese che decidono di partecipare potranno investire nella modernizzazione dei propri impianti, puntando sull’efficienza energetica e sulla riduzione delle emissioni. Tra gli interventi ammessi rientrano l’ammodernamento degli impianti di biogas esistenti, l’acquisto di trattori alimentati esclusivamente a biometano e l’adozione di tecnologie per l’agricoltura di precisione. Ogni progetto presentato non potrà superare il tetto massimo di 600.000 euro, con un contributo a fondo perduto pari al 65% delle spese ammissibili.
Requisiti e condizioni
Per ottenere il bonus, le aziende dovranno dimostrare una riduzione delle emissioni di anidride carbonica di almeno il 5%. Nel caso dell’acquisto di trattori, sarà necessario certificare l’alimentazione a biometano tramite garanzie di origine. Le stesse garanzie dovranno attestare che il biometano impiegato sia conforme ai criteri di sostenibilità stabiliti dalle normative europee. Requisiti stringenti, dunque, pensati per garantire la reale efficacia delle misure e contrastare fenomeni di greenwashing.
Le istanze dovranno essere presentate esclusivamente in via telematica attraverso la piattaforma predisposta dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Una volta inoltrata la richiesta, il GSE procederà alla verifica della documentazione, controllando la corrispondenza tra i dati dichiarati e le prove fornite. La valutazione delle domande terrà conto di criteri ambientali e buone pratiche ecologiche, con la creazione di graduatorie specifiche per ciascuna categoria di intervento.

Controlli e verifiche
L’erogazione del contributo sarà subordinata a controlli accurati sulla conformità delle spese sostenute. Solo dopo la presentazione della domanda di rimborso e la verifica della regolarità della documentazione, il finanziamento verrà riconosciuto alle imprese agricole. Si tratta quindi di un processo rigoroso che punta a garantire trasparenza ed effettiva ricaduta ambientale degli investimenti.
Il bonus agricoltura 2025 rappresenta una concreta opportunità per le aziende che vogliono coniugare sviluppo economico e tutela ambientale. Investire nel biometano e in macchinari di nuova generazione significa ridurre i costi energetici, diminuire le emissioni e rendere le imprese più competitive nel lungo periodo. In un settore sempre più orientato alla sostenibilità, queste misure non solo premiano chi sceglie di innovare, ma rafforzano anche il ruolo dell’agricoltura come protagonista nella lotta al cambiamento climatico.
