ULTIM’ORA – Obbligo della SECONDA TARGA: se vuoi continuare a salire sul tuo mezzo, fai subito la richiesta I Se ti beccano senza, te lo confiscano

Monoppattino elettrico (pexels) - IlFogliettone.it

Monoppattino elettrico (pexels) - IlFogliettone.it

Per questo mezzo di trasporto ecologico scatta l’obbligo di contrassegno identificativo e nuove regole

Dopo anni di attesa e proroghe, entra finalmente in vigore il contrassegno identificativo per i monopattini elettrici. Con un ritardo ormai istituzionalizzato, è stata data attuazione all’articolo 1, comma 75 vicies quater della legge 160 del 2019. La norma, rimasta per lungo tempo senza applicazione concreta, trova oggi piena attuazione grazie al Decreto n. 210 del 27 giugno 2025, emesso dal Capo Dipartimento per i Trasporti e la Navigazione.

Il decreto stabilisce con precisione le caratteristiche che il contrassegno deve possedere. Si tratta di una combinazione alfanumerica univoca di sei caratteri, studiata per garantire l’identificazione univoca del veicolo. Il simbolo della Repubblica Italiana campeggia sul contrassegno insieme a incisioni antistrappo e serigrafie di sicurezza, pensate per impedire falsificazioni o manomissioni. L’obiettivo è duplice: assicurare l’autenticità del documento e rendere più semplice l’associazione tra monopattino e proprietario.

Il contrassegno viene stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato su supporto plastificato adesivo non rimovibile, con sfondo di colore bianco. La modalità di applicazione è altrettanto rigorosa: deve essere collocato in maniera visibile e permanente, preferibilmente nell’apposito alloggiamento sul parafango posteriore. Nei modelli sprovvisti di tale spazio, la posizione alternativa è il piantone dello sterzo nella parte anteriore, sempre in modo che sia ben leggibile.

Per garantire un sistema sicuro e tracciabile, il Ministero ha previsto un applicativo informatico che disciplina la formazione delle combinazioni alfanumeriche, secondo i criteri contenuti nell’allegato B del decreto. Questo passaggio consente di associare senza margini di errore il monopattino al suo proprietario, creando un registro digitale che rappresenta una novità importante nel panorama della micromobilità urbana.

Obblighi per i proprietari

Tocca ora ai proprietari dei monopattini mettersi in regola. La normativa impone di richiedere il contrassegno e di apporlo correttamente sul veicolo. Non si tratta di una formalità trascurabile: l’inadempienza comporta conseguenze economiche significative. Le sanzioni pecuniarie previste variano da un minimo di 100 euro a un massimo di 400 euro, a seconda della gravità della violazione e delle modalità accertate dagli organi di controllo.

Con l’introduzione del contrassegno, i monopattini diventano a tutti gli effetti veicoli identificabili. Di conseguenza, scatta l’obbligo di assicurazione per la responsabilità civile verso terzi (RCA). Questo passaggio segna un cambiamento radicale nella gestione della mobilità elettrica leggera: ogni mezzo dovrà essere coperto da una polizza, così come avviene per auto e motocicli, con l’obiettivo di tutelare i pedoni, gli altri utenti della strada e gli stessi conducenti.

Monopattino elettrico con la targa (autoscuola.net) – IlFogliettone.it

Una svolta per la sicurezza e la legalità

L’introduzione del contrassegno e dell’assicurazione obbligatoria rappresenta un passo decisivo per regolamentare un settore in rapida crescita. I monopattini elettrici, protagonisti della mobilità urbana negli ultimi anni, hanno sollevato numerosi problemi di sicurezza e responsabilità in caso di incidenti. Con questa nuova disciplina, si punta a ridurre i comportamenti scorretti e a garantire maggiore certezza nei rapporti giuridici ed economici.

Il Decreto n. 210 del 2025 segna l’inizio di una nuova fase per la circolazione dei monopattini elettrici in Italia. I proprietari dovranno adeguarsi entro tempi brevi, richiedendo il contrassegno e stipulando la polizza assicurativa. Si tratta di un cambiamento che impone più oneri, ma che porta anche benefici concreti in termini di sicurezza e trasparenza. La micromobilità, così regolamentata, potrà crescere in maniera sostenibile e integrarsi pienamente con le altre forme di trasporto urbano.