Vaccinati in presenza, quarantene dimezzate: nuove regole per contagi a scuola

Vaccinati in presenza, quarantene dimezzate: nuove regole per contagi a scuola
2 febbraio 2022

Erano attese e sono arrivate dal Consiglio dei ministri di oggi le novità che, dalla Dad (di fatto relegata ai non vaccinati) ai tamponi (sparisce la famigerata gincana T0-T5-T10; ok a quelli fai-da-te), dalla quarantena (dimezzata) ai certificati medici (non più necessari per rientrare in presenza), rivedono e semplificano le regole per la gestione dei casi Covid nelle scuole. Con la pandemia che pare ormai avviata alla regressione e la primavera in vista, il governo imbocca dunque la strada delle facilitazioni per gli studenti vaccinati e guariti. E già dalle elementari, dove ancora due bambini su tre non hanno fatto il vaccino: a oggi, dei 5-11enni risulta con almeno una dose il 32,84% (1.200.584 bambini) e solo il 14,61% ha concluso il ciclo (533.972). E sempre in tema di nuove norme, è stato lo stesso presidente del Consiglio, Mario Draghi, ad annunciare che  “la validità del Green pass per chi ha tre dosi, oppure due dosi ed ha già avuto il Covid, diverrà indefinita”. In pratica, chi si e’ contagiato dopo la seconda dose e’ equiparato a chi ha fatto il booster. 

ALLE MATERNE A CASA DA 5 CASI E PER 5 GIORNI – Negli asili e nelle scuole materne dell’infanzia (i bambini fino a 6 anni che non portano mascherine e per i quali ancora non c’è il vaccino) non si andrà più a casa al primo caso positivo, ma al quinto (prima ci sarà l’autosorveglianza), e non più per 10 giorni ma per 5. Fino a 4 casi di positività accertati tra gli alunni presenti in classe, dunque, “l’attività didattica prosegue per tutti in presenza con l`utilizzo di FFP2 da parte dei docenti fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell`ultimo caso accertato positivo”. Bisognerà comunque fare un tampone “alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto. In caso di utilizzo del test antigenico autosomministrato l’esito negativo è attestato tramite autocertificazione”, senza quindi certificato medico.

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ELEMENTARI, CON 5 CASI IN CLASSE SOLO VACCINATI E GUARITI – Nelle scuole elementari si resta tutti in presenza fino a 4 casi di positività accertati tra gli alunni (prima erano 2 casi), ma con le Ffp2 anche per i bambini over 6 anni e fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell`ultimo caso accertato positivo. Bisognerà comunque effettuare un test alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto. In caso di utilizzo del test antigenico autosomministrato l`esito negativo è attestato tramite autocertificazione. Con 5 o più casi di positività, invece, resta in presenza (con le Ffp2 e fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell`ultimo caso accertato positivo) solo chi ha concluso il ciclo vaccinale primario, è guarito da meno di centoventi giorni o ha completato il ciclo vaccinale primario, ha effettuato la dose di richiamo e gli esentati dalla vaccinazione.
Per gli altri si applica la Didattica digitale integrata 5 giorni (erano 10).

MEDIE E SUPERIORI, NIENTE DAD PER VACCINATI – Alle medie, superiori e nel sistema di istruzione e formazione professionale, con 2 o più casi di positività accertati tra gli alunni vanno in Ddi solo i non vaccinati: gli altri (chi ha concluso il ciclo vaccinale primario, è guarito da meno di 120 giorni o dopo aver completato il ciclo vaccinale primario, oppure ha effettuato la dose di richiamo e gli esentati), restano in presenza con le Ffp2. Gli altri vanno in Ddi per 5 giorni (e non più 10). Con un caso di positività, invece, la didattica prosegue per tutti in presenza con le Ffp2.

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OK AI TAMPONI FAI-DA-TE – Il nuovo decreto apre anche ai tamponi fai-da-te per uscire dal periodo di autosorveglianza, alla materna e alle elementari: “In caso di utilizzo del test antigenico autosomministrato – si spiega – l`esito negativo è attestato tramite autocertificazione”.

LA QUARANTENA SCENDE A 5 GIORNI, BASTA IL TEST PER USCIRNE – La riammissione in classe di chi è in quarantena precauzionale sarà subordinata alla sola dimostrazione di avere effettuato un test antigenico rapido o molecolare con esito negativo, anche in centri privati abilitati. Inoltre, a tutti gli alunni che dovessero rimanere in presenza secondo le nuove regole sui casi Covid nelle scuole si applica il regime sanitario di autosorveglianza con esclusione dell`obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie fino a sei anni di età e per gli alunni per i quali non sia applicabile il regime sanitario di autosorveglianza si applica la quarantena precauzionale della durata di 5 giorni, la cui cessazione consegue all`esito negativo di un tampone e con l`obbligo di indossare le Ffp2.

BIANCHI: NO DISCRIMINAZIONI, VACCINAZIONE GUIDA GOVERNO – “Nessuna volontà di discriminare gli alunni tra vaccinati e no”, ha precisato il ministro all’Istruzione Patrizio Bianchi, per il quale con le nuove regole c’è però “una chiara indicazione di marcia” del governo e “il riconoscimento delle famiglie che hanno già fatto la scelta del vaccino, che sono tante, e la necessità di accelerare la possibilità di dare a tutti i bambini questa opportunità, di cui parleremo con Figliulo. Bisogna dare un segno forte che l’elemento vero e di sicurezza è la vaccinazione, è stato il segno che ha guidato tutta la nostra azione: c’è un segnale molto chiaro del governo verso la vaccinazione”.

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I PRESIDI – Per l’Associazione nazionale presidi le novità “semplificheranno il lavoro dei dirigenti scolastici e dei loro collaboratori, stremati da un sovraccarico burocratico senza precedenti e senza orari. Queste misure vengono incontro alle esigenze delle famiglie e rispondono, almeno in parte, alle nostre richieste di semplificazione”.

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