“Vattene via: qui non ti vogliamo”: clamoroso, pur di cacciarti ti danno 150 mila euro e perfino un lavoro (da tutt’altra parte)
Incentivi per i giovani (pexels) - IlFogliettone.it
Bonus Autoimpiego un’opportunità per cambiare vita e aiutare i giovani ad intraprendere un percorso professionale
Il panorama delle misure previdenziali italiane si arricchisce con una novità che sta riscuotendo grande interesse, soprattutto in Puglia. Si tratta del bonus autoimpiego, uno strumento pensato per sostenere giovani, donne e disoccupati nella costruzione di un nuovo percorso professionale. L’obiettivo è favorire chi, pur avendo un’idea imprenditoriale, non dispone delle risorse necessarie per trasformarla in realtà.
Il bonus autoimpiego rientra nel progetto “Nuove Iniziative d’Impresa” (NIDI), un piano regionale che mira a creare nuove opportunità di lavoro attraverso la nascita di imprese autonome. Il programma non si limita a offrire un semplice sostegno economico, ma punta a diventare un trampolino di lancio per chi si trova in una fase di difficoltà lavorativa, incentivando la creatività e il coraggio imprenditoriale.
La misura è finanziata dal Programma Regionale FESR-FSE+ 2021-2027 e dispone di una dotazione complessiva pari a oltre 39 milioni di euro. Non ha una scadenza precisa: resterà infatti attiva fino all’esaurimento dei fondi. Questa caratteristica la rende particolarmente appetibile, poiché offre la possibilità di pianificare l’accesso con tempi più flessibili rispetto ad altre agevolazioni a termine.
Il sostegno economico può arrivare a coprire investimenti compresi tra i 10.000 e i 150.000 euro. Il contributo si articola in due strumenti: un finanziamento a fondo perduto e un prestito a tasso zero. La percentuale di aiuto varia in base alla dimensione del progetto e alla composizione del gruppo proponente, con particolare attenzione alla presenza di donne e giovani all’interno delle nuove imprese.
Spese coperte dal bonus
I fondi messi a disposizione non si limitano all’acquisto di attrezzature o macchinari, ma possono essere utilizzati anche per affrontare costi legati all’affitto, alle utenze e ad altri aspetti gestionali. Questo rende il bonus uno strumento completo e versatile, capace di sostenere la nuova impresa non solo nella fase di avvio, ma anche nelle prime e più delicate fasi di consolidamento.
Il bonus si rivolge a una platea diversificata, che comprende giovani tra i 18 e i 35 anni, donne maggiorenni, persone disoccupate o in procinto di perdere il lavoro, titolari di partita IVA con fatturato ridotto e soci di cooperative sociali. La Regione ha scelto di includere anche coloro che hanno già partecipato ad altri programmi innovativi come “PIN – Pugliesi Innovativi”, creando così un filo conduttore tra le diverse iniziative di sostegno.

Come presentare la domanda
La procedura per accedere al bonus è interamente digitale. La domanda va inoltrata attraverso il portale ufficiale della Regione Puglia utilizzando SPID, CIE o CNS. Dopo l’invio della documentazione, è previsto un colloquio di tutoraggio con Puglia Sviluppo S.p.A., che valuterà la fattibilità del progetto. Questo passaggio non è una mera formalità, ma rappresenta un’occasione di confronto utile per migliorare l’idea imprenditoriale.
Il bonus autoimpiego in Puglia si presenta dunque come una reale possibilità per chi desidera mettersi in gioco e costruire un’attività autonoma. Non si tratta solo di un sostegno economico, ma di un percorso che accompagna i beneficiari dall’idea alla realizzazione. Per molti giovani, donne e disoccupati pugliesi, potrebbe rivelarsi il punto di partenza per un futuro lavorativo più solido e indipendente.
