La Carta di Atene, più crescita e investimenti. Ppe, Renzi e Hollande manipolati da Tsipras
EUROPA SPACCATA In Grecia vertice anti-austerità dei leader dei Paesi mediterranei. Il documento punta anche sulla sicurezza, revisione del Trattato di Dublino III e attuazione dell’accordo Ue-Turchia di Giuseppe Novelli
di Giuseppe Novelli

In questo secondo gruppo si pone l’Italia che, con il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e’ stata nel nucleo fondativo del ‘club med’: Grecia, Italia, Francia, Portogallo, Malta e Cipro. E’ proprio l’ingresso di Hollande rappresenta il segnale che adesso c’e’ la possibilita’ di incidere veramente perche’ l’Europa cambi la propria linea di politica economica. I sei al tavolo di Atene, e Alexis Tsipras in primis, lo sanno bene e l’abbraccio caloroso che il presidente francese gli riserva sembra volerlo suggellare. Una spia che dice molto di quali siano ora le forze in campo viene anche dal fronte opposto, come detto, da Weber che che ha bollato come “irresponsabili” Renzi e Hollande: “Si lasciano manipolare da Tsipras”, e’ la tesi di Weber. In sostanza, il documento finale del vertice Euro-Med di Atene – sottoscritto da Grecia, Italia, Francia, Cipro, Malta, Portogallo e Spagna – parla di spinta alla crescita, all’occupazione e agli investimenti, “raddoppiare il piano Juncker”, affrontare il tema “delle strettoie” finanziarie con lo scopo di “promuovere la crescita “a beneficio di tutti i cittadini”. Ma la Carta di Atene punta anche sulla sicurezza, revisione del Trattato di Dublino III e attuazione dell’accordo Ue-Turchia.
