Tim Cup: Insigne stende l’Udinese, Napoli ai quarti

Tim Cup: Insigne stende l’Udinese, Napoli ai quarti
L'attaccante del Napoli, Lorenzo Insigne
19 dicembre 2017

La premiata ditta Mertens-Insigne consegna al Napoli i quarti di Coppa Italia. Assist del belga, conclusione chirurgica dell’azzurro e Sarri sbriga, non senza qualche impaccio di troppo, la pratica Udinese, arrivata al San Paolo forte di quattro successi consecutivi e, soprattutto, dall’impresa contro l’Inter. Non ha funzionato il turnover ideato dal tecnico toscano: il vero Napoli si e’ visto a partire dal 58′, quando Mertens e Insigne hanno preso il posto di Callejon e Giaccherini. Fin li’, la fitta ragnatela tra i reparti tessuta da Oddo aveva lasciato appena le briciole alla manovra azzurra: pericolosi soltanto Callejon e soprattutto Ounas (palo). A inizio gennaio sara’ una tra Atalanta e Sassuolo a contendere al Napoli l’accesso in semifinale. Scuffet respinge il destro ravvicinato di Callejon – scelto da Sarri come prima punta tra Ounas e Giaccherini – innescato da Rog, abile a strappar palla ad Hallfredsson e a verticalizzare subito per lo spagnolo. E’ il 25′ ed e’ la prima vera opportunita’ di un match che il Napoli, come da copione, comanda con il possesso palla gestito da Jorginho e che l’Udinese, con un 3-4-3 che si trasforma in 5-4-1 in fase difensiva, riesce comunque a controllare senza dannarsi. Oddo ha attinto a mani piene alle riserve, piazzando Jankto e Matos larghi ai fianchi di Bajic, spesso stretto nella morsa Maksimovic-Koulibaly (a lui Sarri non sa proprio rinunciare).

Dopo il tentato blitz di Callejon, il Napoli va nuovamente vicino al vantaggio poco oltre la mezz’ora, quando Callejon appoggia per Ounas che centra il palo esterno. Cresce la squadra di Sarri, anche Rog (36′) tenta il tiro ma senza particolare fortuna. Dalle parti di Sepe (riposa Reina), intanto, calma piatta. Cosi’ Oddo riparte inserendo De Paul – grande protagonista sabato a San Siro – per Jankto, Sarri poco prima dello scoccare dell’ora di gioco punta sull’artiglieria pesante: Insigne e Mertens per Callejon e Giaccherini. La musica cambia. L’azzurro avrebbe subito la chance per sbloccarla sul recupero di Jorginho ma il suo mancino e’ sbilenco; poi ci prova Zielinski, Scuffet se la cava. Sepe interviene per la prima volta sulla conclusione senza particolari pretese di Matos, ma almeno l’Udinese esce dal guscio. Al 71′ il Napoli la sblocca proprio sull’asse Mertens-Insigne: il belga firma l’assist per il numero 24, che col sinistro la piazza non lasciando scampo a Scuffet. Manca la reazione degli uomini di Oddo (dentro Lasagna per Matos), che rischiano il colpo del ko con Mertens: Scuffet gli nega il 2-0, prolungandone il digiuno che, a livello di competizioni nazionali, sfiora i due mesi. L’Udinese ci prova fino all’ultimo a trascinare la partita almeno ai supplementari ma senza la necessaria convinzione, il Napoli difende vittoria e qualificazione.

SARRI “Sono contento per la prestazione, anche nel primo tempo abbiamo gestito la partita pur senza 7-8 giocatori; poi e’ chiaro che giocatori come Insigne non ce ne sono 4-5 in ogni squadra, e’ anche normale che la decida un giocatore dal calibro superiore come Lorenzo”. A dirlo Maurizio Sarri commentando l’1-0 con cui il Napoli ha steso l’Udinese agli ottavi di Coppa Italia. “Ci hanno definito in crisi per tre giorni, abbiamo perso una partita con la Juventus, che e’ una squadra fortissima, dopo 9 mesi – ricorda ai microfoni di Rai Sport -. Non ci siamo sentiti in grande difficolta’ dentro lo spogliatoio, abbiamo avuto qualche difficolta’ in piu’ ad andare in gol, momenti che possono succedere. Abbiamo segnato tre gol al Torino, oggi ha segnato di nuovo un attaccante, penso che stiamo facendo bene. Nel complesso, i nostri attaccanti stanno facendo benissimo. Il mercato? Io sono il responsabile della parte tecnica, non me ne occupo, la domanda va girata al direttore sportivo. Se la societa’ mi mettera’ altri giocatori a disposizione cerchero’ di farli rendere al meglio, ma giochiamo cosi’ spesso che voglio concentrarmi solo su qualcosa su cui posso influire. Mi concentro sui giocatori a disposizione, e cosi’ mi auguro che rientrino prima possibile Ghoulam e Milik”. Niente mercato, Sarri non vuol sentire parlare neanche di possibile rinnovo del contratto: “L’altra sera alla cena con il presidente abbiamo parlato solo del Natale e non di altre cose, e in questo momento non voglio assolutamente parlarne, non devo pensare a un contratto, che ho tra l’altro, visto che abbiamo 5 partite nei prossimi 15 giorni”.

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