Unioni civili, base M5s insorge contro Grillo: non vi votiamo piu’ traditori

Unioni civili, base M5s insorge contro Grillo: non vi votiamo piu’ traditori
6 febbraio 2016

La base del Movimento Cinque Stelle insorge, salvo poche eccezioni, contro la decisione del leader Beppe Grillo di lasciare liberta’ di coscienza sul voto al ddl Cirinna’ sulle Unioni Civili. Il post in cui Grillo annunciava la decisione e’ stato letteralmente preso d’assalto, con quasi cinquecento commenti a cinque ore dalla sua pubblicazione. E a prevalere sono i delusi, molti dei quali assicurano che non voteranno ne’ sosterranno piu’ in alcun modo il Movimento. Una scelta “difficile da digerire”, come scrive qualcuno, e ancor meno da comprendere. Perche’ rappresenta, agli occhi degli elettori, una sconfessione di tutto cio’ che il Movimento rappresentava ai loro occhi: battaglie civili, per la trasparenza nei lavori parlamentari e nella vita interna del “partito non partito”, democrazia diretta, ritorno al cittadino come fonte stessa di ogni decisione.

“Devo riconoscere il vulnus che questa decisione reca a quella che e’ stata la ragione fondante del Movimento. Democrazia diretta sempre. I portavoce non possono avere liberta’ di coscienza, perche’ votano in rappresentanza della ‘coscienza collettiva’ e non della propria”, viene sottolineato da un altro cittadino a Cinque Stelle. E, sempre sulla “deroga” alla democrazia diretta c’e’ chi scrive: “Questa era una decisione da mettere in piattaforma e i portavoce dovevano prenderne atto e allinearsi alla base. Credevo che la forza del movimento fosse la democrazia diretta e non un fatto di coscienza personale. Avete buttato nel cesso il principio cardine”. “Cosi’ si va contro il volere dei cittadini, loro voteranno secondo la loro coscienza ma non secondo la volonta’ dei cittadini che li hanno eletti. Soluzione da vecchio a politica non da movimento 5 stelle”.

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Ancora, tra i critici c’e’ chi grida al tradimento: “Complimenti, avete tradito migliaia di cittadini Italiani che attendevano da anni veder riconosciuto un diritto. Mi fate pena”, si legge tra i commenti: “Che delusione, non l’avrei mai pensato che una battaglia di diritti fondamentali il movimento 5 stelle l’avrebbe affrontata con i rimorsi di coscienza. Vedremo quale sara’ la prossima deroga”. C’e’, poi, la ‘pagina’ degli addii: “Per quanto vi possa interessare, il mio voto lo avete perso”, si legge. “Fine del mio sostegno al movimento. Null’altro da aggiungere”. Non mancano, tuttavia, quanti rintracciano nella decisione una strategia per mettere in difficolta’ il governo: “Ma non dobbiamo mandare a casa questo governo? Senza i voti del M5S la legge non passerebbe, quindi…”, sottolinea un sostenitore premettendo che “tanto Ncd non votera’ mai con il Pd”. Per un altro si tratta di “un’importante presa di posizione, anticonformista”. Infine, c’e’ chi pur provando “vergogna” per il post di Grillo si dice sicuro che, proprio in virtu’ della scelta del leader, “il ddl Cirinna’ sara’ approvato senza modifiche, con la stragrande maggioranza dei voti dei portavoce del M5S. Questo e’ il classico post da propaganda politica per un paese incivile e mentalmente immaturo”.

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