Testa di capretto all’Amap, scontro tra Contraffato e Orlando. L’assessore: “Se ha elementi vada in procura”

Testa di capretto all’Amap, scontro tra Contraffato e Orlando. L’assessore: “Se ha elementi vada in procura”
17 febbraio 2016

Una testa di capretto è stata trovata nella stanza del presidente dell’Amap di Palermo Maria Prestigiacomo. Era vicino ad un cestino dei rifiuti. Sono intervenuti gli agenti di polizia e la Scientifica. Il ritrovamento è stato confermato dall’Amap. La donna delle pulizie e’ stata sentita dalla polizia. Il presidente dell’Amap questa mattina è salito nella sua stanza attorno alle 11 e ha notato un pacchetto vicino al cestino dei rifiuti che si trova sotto la sua scrivania. La testa di capretto era dentro un sacchetto bordeaux. Ha chiamato la segreteria e la portineria per sapere chi l’avesse lasciato. Una volta aperto il pacco è stata scoperta la testa di capretto. Nella sede dell’Amap è arrivato il sindaco Leoluca Orlando. “Quanto tempo e cosa dovremo attendere perché vi siano atti e fatti conseguenti alle denunce che da anni ho, e in tanti abbiamo inoltrato, a tutte le autorità competenti per segnalare che su acqua e rifiuti in Sicilia si concentrano interessi privati, affaristici e mafiosi? – ha detto il sindaco -. Quanto tempo e cosa sarà necessario perché si comprenda che in Sicilia, soprattutto su acqua e rifiuti, vi è una situazione di calamità istituzionale che vede al centro i comportamenti della Regione e di certi suoi assessori?”. Poi l’affondo  all’assessore regionale ai Servizi di pubblica utilita’ Vania Contrafatto (foto). “E’ singolare che questo episodio sia stato preceduto da ripetuti sconnessi comportamenti dell’assessore regionale competente, che non mi stancherò di denunciare, come ho denunciato in ogni sede opportuna. E’ altrettanto singolare – aggiunge Orlando – che questo episodio arrivi alla vigilia di un’assemblea dei sindaci che intendono garantire la gestione pubblica dell’acqua nella area metropolitana di Palermo, dopo la fallimentare e truffaldina gestione privata dell’Aps”. Infine, “la solidarietà alla presidentessa certi che pur nella difficoltà di questo momento, non verrà meno il suo impegno”.

Immediata la replica della Contraffatto: “Le parole del sindaco Orlando provano inutilmente a infangare il mio operato di assessore e rappresentano un patetico quanto inutile tentativo di distogliere l’attenzione dei cittadini dai suoi disastri. Come amministratore e magistrato da sempre impegnato nel contrasto della criminalita’ organizzata, in ogni sua forma, non posso non esprimere solidarieta’ al presidente Prestigiacomo per il vile atto intimidatorio subito, ma questo non consente a nessuno, men che meno a un uomo dalla storia come quella di Orlando, di gettare ombre e sospetti sulla sottoscritta”. Per l’assessore “se il sindaco ritiene di avere qualche elemento a supporto della sua dissennata tesi vada alla Procura, altrimenti pensi ad amministrare Palermo e a risolvere almeno uno dei mille problemi che ha creato. La citta’ e’ sporca – ha tuonato – la differenziata e’ al palo, l’impianto di smaltimento del percolato, autorizzato dalla Regione, non e’ mai stato realizzato, l’Amap fa ‘acqua da tutte le parti’ e perfino i comuni che inneggiavano a Orlando per la gestione del servizio idrico adesso si ricredono e si tirano indietro, come dimostra il caso di Bagheria e Misilmeri, per non parlare degli assurdi ritardi nelle opere di depurazione che hanno portato il governo nazionale alla nomina di un commissario”.

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