Baccei ai Comuni: vi anticipiamo 115 milioni dal fondo pensioni. Ma la Lantieri lo gela: “Cautela”

Baccei ai Comuni: vi anticipiamo 115 milioni dal fondo pensioni. Ma la Lantieri lo gela: “Cautela”
25 febbraio 2016

di Giuseppe Novelli

E’ scontro nel governo sul fondo pensioni per i Comuni. Tutto nasce dalla proposta dell’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, lanciata davanti a una platea di oltre 150 sindaci a Palazzo dei Normanni e che prevede il prelievo di 115 milioni circa dal fondo pensioni da destinare agli enti locali a titolo di anticipazione di cassa per sbloccare le attivita’ nel 2016. L’anno seguente si attendera’ l’esito della delibera del Cipe, mentre dal 2018 in poi gli investimenti per i comuni siciliani troveranno copertura finanziaria nei fondi disponibili dalla soluzione della trattativa con lo Stato e la modifica dello Statuto. Somme che i Comuni restituiranno a rate con la garanzia della Regione. “Si tratta di un prestito ottenuto dal fondo pensioni regionale – spiega Baccei – con i quali potremo ottenere i 115 milioni per i comuni e i 30 milioni che andranno invece alle province”. Ai sindaci che hanno contestato i ritardi e le procedure di finanziamento dei fondi Pac Baccei ha risposto: “Lascerei aperta la misura dei Pac, poiche’ ci siamo portati avanti con il lavoro e sarebbe un peccato rinunciarvi”.  A stoppare Baccei pensa la collega Luisa Lantieri. “Cautela sull’uso del fondo pensioni della Regione per finanziare i comuni siciliani con anticipazioni di cassa – tuona l’assessore alle Autonomie locali -. Non possiamo pensare di toccare il fondo pensioni, che contiene i versamenti negli anni dei dipendenti e costituiscono un diritto acquisito, senza prevedere i rischi che verrebbero dal fatto che molti comuni sono in dissesto e altri potrebbero arrivarvi, e non potrebbero restituire i fondi”. Secondo Lantieri “e’ indispensabile un accordo preventivo con Roma su questa norma, altrimenti non credo sia applicabile”.

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La misura e’ stata approvata dal presidente dell’Anci Leoluca Orlando che rivolgendosi al “proconsole” Baccei, ha chiesto un incontro al ministero a Roma con i sindaci siciliani per programmare un piano di rientro dei debiti dei comuni tramite l’intervento della cassa depositi e prestiti. “Un altro colpo mortale, i tagli indiscriminati per i Comuni contenuti nella finanziaria regionale”, ha tuonato Orlando. La botta gli enti locali l’hanno avuta. Basti pensare che dai 900 milioni di euro di finanziamenti nel 2009 si è passati a 340 milioni del 2016. “E’ in atto – ha concluso Orlando – una progressiva demolizione del tessuto democratico che parte dai corpi intermedi, la subiscono le associazioni, i sindacati e anche i comuni che sono il corpo intermedio per eccellenza”.

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