Il pressing di P. S. Berlusconi su Forza Italia: “Facce nuove, idee nuove”. E Occhiuto “smuove le acque”

Pier Silvio Berlusconi (1)

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi alza la voce: “Facce nuove, idee nuove, programma nuovo”. Il messaggio alla cena di Natale di Mediaset è chiaro: Forza Italia deve cambiare. Subito. L’età media troppo alta, la classe dirigente ancorata al passato, il ricambio generazionale che non arriva. Tajani risponde dall’India con toni concilianti: “Sintonia totale, stiamo già facendo emergere i giovani”.

Ma la realtà è un’altra. Il pressing dell’erede del Cavaliere si fa insistente, il secondo in cinque mesi. E questa volta la questione è politica: chi guida davvero Forza Italia? Chi ne decide il futuro? Il vicepremier minimizza, ma dentro il partito cresce il malumore. Perché quando parla il figlio del fondatore, non sono solo “consigli preziosi”. È un aut aut mascherato da cortesia.

La reazione tranquilla del vicepremier, tuttavia, non mette al riparo il partito dagli interrogativi su come cogliere un invito che non è più episodico. “È pressante e ripetuto nel tempo”, fa notare un forzista a favore della linea del cambio generazionale. La sollecitazione è arrivata ieri sera durante la tradizionale cena di Natale presso gli studi Mediaset di Cologno Monzese, come detto. È la seconda in cinque mesi. Già a luglio scorso, a margine della presentazione dei palinsesti Mediaset, Pier Silvio aveva evidenziato: “Il problema di Forza Italia è che sono anziani, non dico anagraficamente. Sono anziani per mentalità. Ci vorrebbe una iniezione di forze nuove”.

I risultati elettorali frenano il cambiamento

Nel frattempo, però, ci sono state le elezioni regionali. Nella quasi totalità Forza Italia si è attestata come secondo partito della coalizione di centrodestra, davanti alla Lega. In un contesto di stabilità, in cui non è alle viste un calo di consensi di Giorgia Meloni, di cui Tajani è l’alleato numero uno, il monito di Pier Silvio si scontra con la realtà. Diventa, per ora, una velleità. “Fai parte di una cosa che forse vince di nuovo le elezioni politiche, non puoi immaginare di scalare il centrodestra”, analizza un forzista.

L’unica cosa che si potrebbe fare in questa fase, immaginano alcuni esponenti azzurri, è un cambio dei capigruppo Paolo Barelli e Maurizio Gasparri. Ma anche in questo caso, ragiona chi parla a difesa di Tajani, “entrambi i gruppi, sia quello della Camera che quello del Senato sono cresciuti”. Servirebbe quantomeno “una via di uscita dignitosa”.

Occhiuto, l’uomo del Sud che smuove le acque

Chi si è sentito messo da parte dall’attuale classe dirigente azzurra guarda con “speranza” alle mosse di Roberto Occhiuto, governatore della Calabria, dove Fi è primo partito con il 17,98% più il 12,39% della lista del presidente. Mercoledì 17 dicembre, nella sede della stampa estera, quel Palazzo Grazioli per anni residenza romana di Silvio Berlusconi, Occhiuto ha convocato l’evento “In libertà”, una delle parole simbolo della discesa in campo del Cavaliere.

Oggi Occhiuto non commenta le parole di Pier Silvio ma nelle scorse settimane ha incontrato Marina Berlusconi, alimentando i retroscena sul fatto che gli eredi del fondatore di Fi lo considerino il profilo adatto a imprimere un nuovo corso. Tanto che al pranzo riservato con Occhiuto è seguito un incontro chiarificatore con Tajani. “L’iniziativa di Occhiuto è un sasso nello stagno, smuove le acque”, commenta un osservatore attento delle dinamiche azzurre. E dà voce ai due terzi dei voti del partito che vengono dal Sud mentre la classe dirigente viene dal Lazio e i ministri dal Nord.

Il futuro politico di Pier Silvio resta un’incognita

Sullo sfondo resta il tema della discesa in politica di Pier Silvio: “Non è un tema che oggi esiste. Tutte le mie energie sono dedicate a Mfe, alla nostra Europa e quelle che rimangono alla mia famiglia che è il centro della mia vita”, si schermisce lui. E a chi gli fa notare che nel 2027 avrà la stessa età di quando il padre Silvio scese in politica, replica con una battuta: “Questo lo avevo detto io… Oggi la scienza porta la vita ad allungarsi, c’è tempo”.

Tema solo rinviato dunque ma al pressing sul partito non rinuncia. “Io e Marina ci appassioniamo ai destini di Forza Italia. Siamo onesti: è naturale. Tra i lasciti di mio padre, uno dei più grandi, se non il più grande, è proprio Forza Italia”.