Scuola, firmato il contratto: 150 euro in più al mese per i docenti. Valditara: “Manteniamo promesse”
Giuseppe Valditara
Il ministro Valditara annuncia la chiusura del CCNL 2022-2024 con aumenti per oltre 1,2 milioni di dipendenti. Dal nuovo anno scattano gli incrementi: 150 euro mensili per gli insegnanti, 110 per gli ATA. Previsti anche arretrati fino a 1.948 euro e un bonus aggiuntivo. Il governo punta già al rinnovo 2025-2027. È stata firmata ieri, 23 dicembre, l’intesa definitiva sul contratto della scuola per il triennio 2022-2024. Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha commentato la conclusione dell’accordo rivendicando il rispetto della tempistica promessa.
“Manteniamo la promessa di una rapida chiusura anche di questo secondo triennio di contrattazione”, ha dichiarato il titolare del dicastero. Il CCNL del comparto Istruzione e Ricerca riguarda oltre 1 milione e 286 mila dipendenti tra docenti e personale amministrativo, tecnico e ausiliario. Gli aumenti previsti dall’accordo scatteranno dal nuovo anno. I docenti riceveranno 150 euro mensili in più, calcolati su 13 mensilità. Il personale ATA vedrà invece incrementare lo stipendio di 110 euro al mese. Le cifre rappresentano gli aumenti medi lordi che si tradurranno in incrementi netti variabili a seconda della posizione e dell’anzianità di servizio. Valditara ha sottolineato il “grande lavoro svolto” per raggiungere l’intesa con le organizzazioni sindacali dopo un iter negoziale durato diversi mesi.
Arretrati e bonus una tantum
Il contratto prevede anche il pagamento degli arretrati maturati durante il periodo di vacanza contrattuale. Gli importi ammontano a 1.948 euro per i docenti e 1.427 euro per gli ATA. Ma non è tutto. Il ministro ha annunciato un bonus una tantum aggiuntivo finanziato con risorse recuperate nel bilancio ministeriale. “Docenti e ATA riceveranno anche l’una tantum aggiuntiva pari a 149 e 109 euro per ciascuna delle due categorie”, ha precisato Valditara.
Le somme si aggiungono agli arretrati ordinari previsti dal contratto e verranno erogate automaticamente attraverso il sistema NoiPA senza necessità di presentare domande. Il personale della scuola potrà verificare gli importi spettanti direttamente sul cedolino. La piattaforma di gestione stipendiale elaborerà i conguagli tenendo conto dell’anzianità di servizio e del profilo professionale di ciascun dipendente. Il ministero ha fatto sapere che fornirà ulteriori dettagli operativi nei prossimi giorni. La firma definitiva arriva dopo il via libera della Corte dei Conti del 22 dicembre. Il contratto entra in vigore con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale prevista nelle prossime settimane.
Il governo accelera sul rinnovo del prossimo triennio
L’esecutivo non intende fermarsi. Valditara ha delineato i prossimi passi della contrattazione guardando già al triennio successivo. “Il nostro impegno non termina oggi bensì prosegue con determinazione per la veloce chiusura anche del CCNL 2025-2027”, ha affermato il ministro. Il dicastero ha già trasmesso la proposta di atto di indirizzo alle parti sociali. Il documento rappresenta il primo passaggio formale per avviare la negoziazione del nuovo triennio contrattuale e punta a garantire continuità nella trattativa.
Il ministro ha fissato un obiettivo temporale ambizioso. “Il nostro auspicio è che entro gennaio possano essere assicurati aumenti ed arretrati”, ha dichiarato Valditara riferendosi presumibilmente a gennaio 2026 come data per la definizione della parte economica del contratto 2025-2027. Il governo intende accelerare il processo negoziale per evitare i ritardi che hanno caratterizzato i rinnovi precedenti. La strategia del ministero punta alla chiusura del contratto prima della sua scadenza naturale.
Il personale scolastico potrebbe così beneficiare di aumenti retributivi consecutivi in un arco temporale ristretto. La sovrapposizione degli effetti economici dei due contratti rappresenterebbe una novità nella storia recente della contrattazione del comparto istruzione. Valditara ha definito la firma del CCNL 2022-2024 “un importante passaggio” verso questo obiettivo più ampio di valorizzazione professionale del personale.
Frassinetti: dimostriamo l’attenzione del governo per la scuola
Anche il sottosegretario all’Istruzione e al Merito Paola Frassinetti ha commentato positivamente la firma dell’accordo. “Oggi è stato chiuso, come promesso, anche questo secondo triennio di contrattazione”, ha dichiarato. Frassinetti ha ricordato gli importi previsti dal contratto e ha ribadito l’auspicio di una rapida conclusione anche del CCNL 2025-2027. “Tutto questo dimostra l’attenzione del Governo per la valorizzazione di docenti e personale scolastico tutto”, ha concluso il sottosegretario inquadrando la firma in una prospettiva più ampia di rilancio del settore.
Gli incrementi retributivi previsti dal contratto 2022-2024 si sommano agli interventi già realizzati nei mesi precedenti. Il governo ha stanziato risorse aggiuntive rispetto agli stanziamenti ordinari della legge di bilancio. Valditara ha evidenziato il mantenimento degli impegni assunti con le organizzazioni sindacali durante la fase negoziale. Il percorso di approvazione ha seguito i tempi previsti dalle normative vigenti. Resta ora da vedere se l’esecutivo riuscirà a mantenere la promessa di chiudere il prossimo contratto nei tempi record annunciati.
