Addio multe stradali: col trucco del tablet la fai sempre franca | Vigili e autovelox completamente impotenti

Posto di blocco (Virgilio) IlFogliettone
Ennesimo video virale sui social per aggirare i controlli delle Forze dell’Ordine. Ovviamente tutto è illegale, cosa fanno alcuni ragazzi.
I posti di blocco sono controlli stradali effettuati dalle forze dell’ordine. La loro presenza è segnalata da appositi cartelli stradali temporanei e da dispositivi luminosi dei veicoli di servizio. Durante un posto di blocco, gli agenti possono fermare i veicoli in transito per effettuare controlli a campione o mirati.
Questi controlli possono riguardare la verifica dei documenti di guida e di circolazione, lo stato del veicolo e le condizioni psicofisiche del conducente. In alcuni casi, possono essere effettuate anche perquisizioni del veicolo alla ricerca di oggetti illeciti. I posti di blocco hanno lo scopo di garantire la sicurezza stradale, prevenire e reprimere reati.
Gli autovelox, invece, sono dispositivi fissi o mobili utilizzati per il rilevamento automatico della velocità dei veicoli. La loro presenza è sempre segnalata da cartelli stradali permanenti che indicano il limite di velocità e la possibile presenza di sistemi di controllo elettronico.
Quando un veicolo supera il limite di velocità consentito, l’autovelox scatta una o più fotografie del veicolo. Solitamente, le fotografie ritraggono la parte posteriore del veicolo, in modo da identificare chiaramente la targa. Alcuni sistemi più avanzati possono anche fotografare la parte anteriore e, in alcuni casi, il conducente.
L’importanza delle targhe
La targa di un mezzo di trasporto è una placca fissata in modo ben visibile sia nella parte anteriore che posteriore. Essa riporta una combinazione alfanumerica univoca che identifica in maniera inequivocabile quel particolare veicolo. Questa sequenza è assegnata al momento della prima immatricolazione del mezzo e rimane ad esso associata.
La targa svolge una funzione cruciale per l’identificazione del veicolo e del suo proprietario. Permette alle forze dell’ordine di risalire rapidamente ai dati del veicolo e del suo intestatario in caso di necessità. Facilita l’espletamento di pratiche amministrative legate al veicolo, come il pagamento del bollo auto, l’assicurazione e la revisione periodica.
Il trucco (illegale) del tablet
Recentemente, sui social è diventato virale un video che mostra alcuni ragazzi posizionare un tablet con una targa fittizia nell’alloggiamento della targa di una moto. L’intento di questa azione è chiaramente quello di eludere eventuali controlli da parte delle forze dell’ordine, sostituendo la targa ufficiale del veicolo con un’immagine digitale modificabile a piacimento.
Tale comportamento è assolutamente illegale e comporta gravi conseguenze. La sua alterazione o sostituzione con una targa non valida costituisce un reato. Chiunque venga sorpreso a circolare con una targa contraffatta o alterata rischia sanzioni amministrative molto elevate, il sequestro del veicolo e, in alcuni casi, anche conseguenze penali.