Alberto Sordi, fondazione museo si costituira’ parte civile

20 gennaio 2015

La Fondazione Museo ‘Alberto Sordi’ ed i parenti dell’attore scomparso nel 2003 si costituiranno parte civile nel procedimento che vede imputate dieci persone accusate di un raggiro ai danni della sorella del grande artista, la signorina Aurelia, deceduta all’eta’ di 97 anni nell’ ottobre scorso. Per la ‘Fondazione’ l’atto sara’ presentato dall’avvocato Nicoletta Piergentili Piromallo nell’udienza del 17 febbraio prossimo. Stessa richiesta di costituzione l’avvocato Francesca Coppi in rappresentanza degli oltre trenta parenti della famiglia Sordi che, in sede civile, hanno gia’ impugnato il testamento perché non beneficiati dall’eredita’.

La richiesta di rinvio a giudizio del pm Eugenio Albamonte riguarda l’autista e ‘factotum’ Arturo Artadi; gli avvocati Francesca Piccolella e Carlo Farina, oltre al notaio Gabriele Sciumbata. L’accusa contestata a vario titolo e’ quella di circonvenzione di incapace con riferimento alla delega con cui la signora Aurelia avrebbe autorizzato Artadi a gestire tutti i suoi conti. Sono accusati di ricettazione, invece, altri sei dipendenti della famiglia Sordi (una cuoca, una badante, un giardiniere, due camerieri ed una governante) che avrebbero avuto donazioni. Il patrimonio dell’attore, per volere sempre di Aurelia, sara’ gestito per intero dalla Fondazione Museo. All’avvocato Piccolella e’ contestato il patrocinio infedele in relazione ai 18mila euro ricevuti per gli atti eseguiti; a carico del notaio Sciumbata e’ ipotizzato il reato di falso in atto pubblico per i documenti da lui preparati.

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