Alfonso Signorini torna a parlare mentre la procura di Milano lo iscrive nel registro degli indagati

Alfonso Signorini

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Alfonso Signorini torna a parlare pubblicamente attraverso le pagine del suo settimanale Chi proprio mentre la Procura di Milano lo ha ufficialmente iscritto nel registro degli indagati per i reati di violenza sessuale ed estorsione. Nonostante la gravità delle accuse mosse da Antonio Medugno, ex concorrente del Grande Fratello, e l’autosospensione dai ruoli televisivi in Mediaset, il conduttore sceglie la via del misticismo. Nel numero in edicola da oggi, 31 dicembre, Signorini parla di doni e generosità senza mai citare direttamente lo scandalo che lo ha travolto.

Il ritorno mediatico di uno degli uomini più potenti dello spettacolo italiano non è avvenuto nel modo in cui molti si aspettavano. Invece di una difesa accorata o di una replica puntuale alle pesanti dichiarazioni del modello napoletano, il direttore di Chi ha preferito rifugiarsi in un editoriale dai toni quasi spirituali. Al centro della sua riflessione non ci sono le aule di giustizia o i dettagli delle chat finite agli atti dell’inchiesta, bensì la figura simbolica di un Babbo Natale moderno che si manifesta attraverso i comportamenti e non attraverso i regali materiali.

“Babbo Natale non è un uomo con la barba: è un comportamento”, scrive Signorini, cercando di spostare l’attenzione pubblica su una dimensione etica fatta di ascolto e tempo dedicato agli altri. Il conduttore insiste con forza su un concetto ripetuto quasi come un mantra: bisogna dare senza calcolare e donare senza pretendere. Una scelta comunicativa che appare come un tentativo di ricostruire un’immagine pubblica gravemente compromessa.

La Procura procede, Signorini sceglie il silenzio assoluto sul caso

Mentre il giornalista scrive di generosità e magia del dono, la realtà giudiziaria a Milano procede senza sosta. L’iscrizione formale nel registro degli indagati è l’ultimo atto di un 2024 drammatico per Signorini, scaturito dalla denuncia di Antonio Medugno che ha raccontato di presunte pressioni e approcci fisici non voluti per garantirsi un posto al Grande Fratello Vip. La conferma dell’iscrizione è arrivata da fonti investigative all’agenzia AGI. Si tratta di un passaggio atteso per far scattare gli accertamenti sul racconto dell’ex concorrente, coordinati dalla procuratrice Letizia Mannella.

Signorini ha scelto il silenzio assoluto sul merito del caso, lasciando che siano i suoi avvocati Daniela Missaglia e Domenico Aiello e le carte processuali a parlare per lui. Secondo i legali del presentatore, questi sarebbe vittima “di gravi e continuate condotte criminose”. Il messaggio su Chi appare dunque come una presa di distanza netta dalla “monnezza” – termine usato dalla difesa – che in queste settimane ha inquinato la sua immagine pubblica.

Endemol avvia verifiche interne sui casting del reality

La situazione rimane estremamente delicata, non solo sul fronte penale ma anche su quello professionale. La società Endemol Shine Italy, produttrice del reality di punta di Canale 5, ha infatti rotto gli indugi avviando verifiche interne rigorose. L’obiettivo è quello di scandagliare ogni singolo passaggio dei casting per assicurarsi che il codice etico sia stato rispettato e che non vi siano state zone d’ombra nella selezione dei concorrenti.

L’autosospensione di Signorini era arrivata dopo le polemiche seguite alle dichiarazioni di Fabrizio Corona sul presunto “sistema” per la selezione dei partecipanti al Grande Fratello. Un caso che rischia di travolgere non solo la carriera del conduttore ma l’intero meccanismo di uno dei programmi più seguiti della televisione italiana. Ora spetterà alla magistratura fare chiarezza su una vicenda che ha già scosso profondamente il mondo dello spettacolo.