Berlusconi avverte: il no Pd-M5s a governo unità nazionale avvicina le elezioni

Berlusconi avverte: il no Pd-M5s a governo unità nazionale avvicina le elezioni
Silvio Berlusconi
23 gennaio 2021

Silvio Berlusconi si è stancato delle manovre di Giuseppe Conte, anche per le ferite che gli hanno lasciato addosso defezioni inaspettate. E risponde a muso duro al premier che va a caccia di responsabili e ai suoi lacchè di sinistra che pensano di “usare” Forza Italia. “È una caccia che per quanto riguarda Forza Italia – scrive il Cavaliere sui social – è destinata a rimanere infruttuosa, e che – se anche avesse successo con parlamentari di altri partiti – sarebbe una risposta debolissima e di basso profilo di fronte all’emergenza più grave nella storia della Repubblica”.

L’attuale emergenza, prosegue l’ex premier, ”richiede soluzioni di alto livello e l’unità sostanziale del Paese. Sono soluzioni che sto invocando da mesi, purtroppo finora inascoltato. In circostanze normali la strada più lineare sarebbe restituire la parola ai cittadini che attribuirebbero al centro-destra quella stessa maggioranza che abbiamo ottenuto in quasi tutti gli appuntamenti elettorali parziali negli ultimi anni. Ma gli italiani oggi non ci chiedono di pensare all’interesse di parte: una classe dirigente degna di questo nome pensa prima all’interesse collettivo. Per questa ragione noi avevamo avanzato la proposta di un governo di unità nazionale, proposta che è stata però subito esclusa dal Partito Democratico e dai Cinque Stelle. E’ chiaro che questo rifiuto avvicina il ricorso alle elezioni anticipate”.

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“Ci siamo rivolti – continua Berlusconi – al Capo dello Stato affinché fosse lui a individuare la soluzione più adeguata e più saggia, capace di coniugare il rispetto della volontà popolare e la gravità del momento di emergenza che stiamo attraversando”. “Finora i partiti della maggioranza hanno lasciato cadere questo appello a soluzioni condivise, preferendo tattiche parlamentari di corto respiro. Di fronte a questo, abbiamo constatato che una paralisi di due mesi per le elezioni farebbe meno danni rispetto a una paralisi di due anni di non-governo. Ma è evidente che il Paese ha bisogno di concordia e di efficienza, non di paralisi che, lunghe o brevi che siano, in questo momento non farebbero il bene dell’Italia”, conclude Berlusconi.

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