Berlusconi: la Sicilia tornerà al centrodestra. E apre a Ncd: uniremo i moderati. Alfano: “Non servo rancore”. D’Alia: sono pronto

Berlusconi: la Sicilia tornerà al centrodestra. E apre a Ncd: uniremo i moderati. Alfano: “Non servo rancore”. D’Alia: sono pronto
18 marzo 2016

“Il prossimo presidente della Regione sarà del centrodestra, che rappresenta già oggi il 50 per cento dei siciliani”. Lo dice Silvio Berlusconi in un’ampia intervista alla Sicilia in occasione della sua visita di oggi e domani a Palermo. “Forza Italia e il centrodestra in questa regione sono ripartiti, abbiamo grandi obbiettivi e grandi prospettive”, spiega Berlusconi. “La Sicilia si prepara a traguardi elettorali importanti, le Regionali, oltre che le Comunali nelle maggiori città. Noi vogliamo vincere, c’è bisogno di una svolta. Il disastro della giunta Crocetta mette in imbarazzo lo stesso Partito democratico”. “Oggi tutti i segnali che mi vengono dalla Sicilia mi dicono che nella regione c’è una gran voglia di centrodestra. Che Forza Italia è di nuovo vitale e aggregante”. “Il Movimento 5 stelle forse sarà il primo partito, anche se su questo ho molti dubbi”, aggiunge parlando delle prossime regionali.

“Ma anche se riuscissero ad arrivare primi, non hanno capacità di coalizione”. “Quanto al Pd, dopo l’esperienza Crocetta, dalla quale Renzi ha tentato disperatamente quanto inutilmente di prendere le distanze, non vedo con quale coraggio si propongano ancora per governare. Noi siamo gli unici in grado di dare una speranza alla Sicilia. Abbiamo gli uomini giusti per farlo, e uno di loro è certamente Pogliese, ma parlare di candidature è ancora prematuro”. “In politica vince chi non serba rancore. Io so che Ncd è un partito costituito da donne e uomini che vengono dal centrodestra, la cui collocazione naturale è con noi. E sono solo felice quando, come a Milano, si creano le condizioni perché i moderati stiano tutti insieme; mi auguro che questo succeda anche in Sicilia. Miccichè sta lavorando per questo, e gli esponenti di Ncd sanno che questa è per loro l’unica strategia ragionevole. Quindi sono ottimista, e so che con i moderati faremo grandi cose”.

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ALFANO “Ho letto l’intervista di Silvio Berlusconi su La Sicilia, sono parole che fanno piacere. Neanche io serbo rancore nei suoi confronti”. Così risponde a distanza il leader di Ncd, Angelino Alfano. “Noi avevamo visto giusto quando abbiamo scelto di salvare l’Italia dal disastro del 2013, noi – ha ribadito Alfano – non dobbiamo spostarci, siamo nella posizione politica giusta. L’Italia è l’unico paese europeo in cui i moderati sono cacciati dagli estremisti, un paradosso che se si risolve è meglio”. Il ministro tuttavia ha dichiarato di auspicare che “alle parole seguano i fatti e speriamo che Berlusconi dia indicazioni di un cessate il fuoco a qualche suo giornale, perchè l’albero si riconosce dal frutto”. “La nostra posizione – ha concluso Alfano – è legata al Partito Popolare Europeo che è l’argine agli estremismi di destra”.

D’ALIA “L’organizzazione di una destra di stampo lepenista rende ancora più assurda la balcanizzazione dell’area moderata. Credo che le parole di Berlusconi siano un segnale positivo”. Lo afferma il presidente nazionale dell’Udc Gianpiero D’Alia commentando la proposta del leader di Forza Italia di riunire i moderati a partire dalla Sicilia. “C’è una maggioranza silenziosa di italiani – sottolinea D’Alia – che si rifugia nell’astensionismo perché non più rappresentata. Lavorare ad un’aggregazione di stampo popolare e liberale nel solco del Ppe è un obiettivo non più differibile, ma è chiaro che questo percorso necessita di metodi ed energie nuove”.

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