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Bonus ISCRO - (pexels) - IlFogliettone.it

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Bonus 2025 per autonomi e partite IVA, confermata questa indennità a sostegno della categoria: come accedere

Il 2025 si apre con buone notizie per chi lavora in autonomia e possiede una partita IVA. La nuova Legge di Bilancio ha infatti confermato e rafforzato le misure di sostegno economico già avviate negli anni precedenti. L’obiettivo è offrire un aiuto concreto in situazioni di difficoltà, calo di reddito o per chi desidera intraprendere percorsi di formazione e riqualificazione. L’attenzione è rivolta in particolare ai professionisti con redditi bassi o soggetti a oscillazioni del fatturato.

Nel pacchetto di aiuti confermati, restano accessibili anche nel 2025 l’Assegno di Inclusione e il Supporto per la Formazione e il Lavoro. Il primo è pensato per i nuclei familiari che rispettano determinati limiti di reddito e patrimonio, mentre il secondo si rivolge a chi ha perso l’occupazione e vuole riqualificarsi. Entrambe le misure sono compatibili con lo status di lavoratore autonomo, a condizione che non vengano percepite contemporaneamente all’indennità ISCRO.

L’indennità ISCRO – Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale Operativa – è la misura che più risponde alle esigenze di chi possiede una partita IVA. Introdotta nel 2021 come una sorta di cassa integrazione per gli autonomi, è stata prorogata anche per il 2025. La sua funzione è quella di garantire una copertura economica temporanea nei periodi di forte calo del reddito, offrendo così un minimo di continuità anche nei momenti più critici.

Per ottenere l’indennità ISCRO, è necessario essere iscritti alla Gestione Separata INPS con partita IVA attiva da almeno tre anni. Il reddito da lavoro autonomo del 2024 non deve superare i 12.648 euro, e deve esserci stata una riduzione di almeno il 70% rispetto alla media dei redditi dei due anni precedenti. Il richiedente deve inoltre essere in regola con i versamenti contributivi e non deve percepire altre pensioni o l’Assegno di Inclusione.

Durata dell’indennità e importo mensile

Il beneficio dura per un massimo di sei mesi consecutivi. L’importo dell’assegno mensile varia in base alla media dei redditi precedenti e può andare da un minimo di 252 euro fino a un massimo di 806,40 euro. Non si tratta quindi di un importo fisso, ma calcolato proporzionalmente in base alla situazione reddituale del singolo professionista. Si configura come un sostegno temporaneo pensato per superare momenti di difficoltà senza dover rinunciare alla propria attività.

La domanda per accedere all’ISCRO deve essere inviata entro il 31 ottobre 2025. La procedura è interamente online e si svolge tramite il portale ufficiale dell’INPS. Per accedere alla piattaforma è necessario disporre di una delle credenziali digitali valide: SPID di livello 2 o superiore, Carta d’Identità Elettronica (CIE 3.0) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS). Chi ha difficoltà può farsi assistere da un intermediario abilitato o rivolgersi al Contact Center INPS.

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SPID e identità digitale: accesso semplificato

Per chi ancora non dispone di uno SPID attivo, è disponibile il servizio di attivazione online tramite Identity Provider come Namirial. In pochi passaggi è possibile ottenere le credenziali per accedere in sicurezza a tutti i servizi pubblici digitali, inclusi quelli INPS. La semplificazione degli accessi digitali è parte integrante della strategia per rendere le misure di sostegno più vicine e accessibili a tutti.

In un mercato del lavoro sempre più fluido e complesso, strumenti come l’ISCRO e gli altri bonus confermati rappresentano una rete di protezione essenziale per i lavoratori autonomi. Il 2025 consolida l’idea che anche chi lavora in proprio merita tutele efficaci, capaci di garantire continuità e dignità professionale anche nei periodi più instabili. Sostenere la partita IVA significa investire in una parte fondamentale dell’economia italiana.