Caporalato, via libera dal Senato: previste pene fino 6 anni carcere. Punite anche le imprese

Caporalato, via libera dal Senato: previste pene fino 6 anni carcere. Punite anche le imprese
1 agosto 2016

Con 190 voti favorevoli, nessun contrario e 32 astenuti, l’Aula del Senato ha approvato il disegno di legge di conversione del decreto per il contrasto del fenomeno del caporalato nel mondo del lavoro. Il disegno di legge passa ora alla Camera. Nel merito, sono previste pene non solo per il ‘caporale’ ma anche per le imprese che sfruttano il lavoratore. Fino a sei anni di carcere per chi commette il reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, cioe’ il reato di caporalato. Oltre al carcere, e’ punito anche con una multa da 500 a 1.000 euro per ciascun lavoratore reclutato, chiunque recluta manodopera per destinarla al lavoro presso terzi in condizioni di sfruttamento, approfittando dello stato di bisogno dei lavoratori e chi utilizza, assume o impiega manodopera, anche mediante l’attivita’ di intermediazione di caporali, sottoponendo i lavoratori a condizioni di sfruttamento ed approfittando del loro stato di bisogno. Queste alcune delle novita’ piu’ importanti contenute nel provvedimento sul caporalato, licenziato dal Senato e che ora dovra’ essere esaminato da Montecitorio. “Il contrasto al caporalato avra’ presto una nuova legge: abbiamo approvato oggi il disegno di legge in Senato e auspico una rapida approvazione del testo anche da pare dell’altro ramo del Parlamento. Gia’ la discussione di questi mesi e l’approvazione a larga maggioranza del testo in Senato funzioneranno da deterrente contro questo aberrante fenomeno”, rivendica la senatrice Maria Teresa Bertuzzi, capogruppo Pd in Commissione Agricoltura a Palazzo Madama.

“Forza Italia vuole combattere il caporalato in tutte le sue manifestazioni – afferma il senatore di Forza Italia Bartolomeo Amidei -. Crediamo però che questa legge non risolva il problema. Le aziende agricole e tutte le altre forme di impresa interessate dal fenomeno del caporalato, che vivono una crisi ormai cronica, hanno bisogno di sostegno, evitando che siano vittime di una semplicistica criminalizzazione, anche per fatti oggettivamente meno gravi”. Per Sinistra italiana “questo ddl è sicuramente un passo avanti contro la schiavitù dei caporali. Come Sinistra italiana noi votiamo sì a questo ddl sebbene il lavoro da fare in questo ambito è ancora lungo”. “L’Italia – spiega il senatore Giovanni Barozzino – è al terzo posto in Europa come numero di schiavi nel settore agricolo. Del resto, anche avallare politicamente la scelta dei voucher non può che portare a queste condizioni inaccettabili”. Il disegno di legge per il contrasto al caporalato e al lavoro nero in agricoltura, approvato in Aula al Senato, “è una legge cruciale per sradicare una piaga inaccettabile. Con l`approvazione di oggi in Senato del disegno di legge avanziamo in questa battaglia che non è solo di civiltà, ma di giustizia”. Lo ha affermato il ministro per le politiche agricole, Maurizio Martina. “Ora mi auguro – ha osservato – che la Camera faccia presto e renda definitivo il provvedimento. La nuova legge rafforza gli strumenti di contrasto civili e penali, colpendo i patrimoni con la confisca e rendendo più forte la Rete del lavoro agricolo di qualità. È una battaglia che ci riguarda tutti, a partire dal mondo agricolo che si mette alla guida del cambiamento”. Il presidente del Senato Pietro Grasso si affida a twitter: “Senato approva ddl caporalato, contro lo sfruttamento del lavoro: una misura di civiltà. Ora l’esame passa a Montecitorio”.

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