“Berlusconi sta confezionando il pacco dell’estate, con l’appoggio acritico della quasi totalita’ dei media e spiace dirlo, con la nostra indecisione sul punto”. Lo scrive Maurizio Bianconi, dei Conservatori e Riformisti, in una lettera a Raffaele Fitto, Matteo Salvini, Giovanni Toti, Giorgia Meloni e Fabio Rampelli. Secondo Bianconi, il leader di Forza Italia sta accreditando due tesi: che questa FI, sia la compagine, che, in virtu’ di una serie di elementi personali di esso Berlusconi, storici e quantitativi, debba guidare il nuovo centrodestra. Che cosi’, devo dire, sarebbe ‘nuovo e post berlusconiano’ quanto il PCUS di Andropov era nuovo e post brezneviano. E’ evidente che se vogliamo conquistarci il diritto all’esistenza come spazio politico credibile, questa Forza Italia o simili dovra’ rimanere fuori da ogni progetto di rinascita. Siamo nel nostro cul de sac soprattutto perche’ (solo per rimanere al passato prossimo) Berlusconi concluse il Patto del Nazareno, Forza Italia scrisse e approvo’, addirittura con voto di fiducia, l’Italicum e approvo’ con voto determinante il disegno di legge Boschi-Renzi, per poi, insoddisfatta della contropartita mercantile, schierarsi per il No, (ma per molti solo in apparenza) e perche’ non aveva ricevuto l’attesa mercede. Con un partito che ha questi progetti non si va da nessuna parte. Farlo salire a bordo significa anche imbarcare il PPE, nostro primo avversario e primo alleato dei socialisti nel governo europeo e germanico. Significa anche sottoesporre nuovamente i valori e gli interessi della nostra area politica, agli interessi di Mediaset e dintorni e a logiche di conduzione politica familista, padronale, di corto respiro, accordista, che gia’ ha devastato il centrodestra e la sua stagione di governo”.
“La seconda parte del pacco – spiega Bianconi nella lettera – consiste nell’attribuire la responsabilita’ degli insuccessi a noi, che l’avremmo abbandonato, frenato, a noi “politicanti “e alle nostre pretese alchimie. Non lui, i suoi interessi prevalenti, le sue compulsioni, la sua corte ci hanno ridotto cosi'”. “Cosi’ escogita l’homo novus, il manager del privato, il non politico, quello che “fara’ pulizia” e che meglio interpreta il Silviopensiero. Tesi accreditata dai media, perche’ evidentemente di gradimento di Renzi, attento positivamente ai bastoni che Berlusconi mette fra le ruote alla nascita di un nuovo centrodestra liberato. Allora si guardi chi e’ Parisi. Parisi, socialista da sempre, uomo Cgil, superburocrate di ministeri, Rai, protetto dell’indimenticato De Michelis, attore di prima e seconda repubblica, citymanager di Milano (Albertini), Direttore Generale Confindustria, Ad Fastweb, senior Advisor di Royal Bank of Scotland e poi di nuovo TV (Chili TV). Insomma non l’uomo nuovo fuori dai giri, ma un arnese, navigato, politico fino al midollo, burosauro per eccellenza, intricato in tutte le ragnatele possibili che vogliono la morte del nostro mondo, rotto a ogni trattativa, avvezzo a lautissimi emolumenti”.
Insomma, per Bianconi “e’ l’uomo ideale per il Nazareno carsico oggi di moda, per le minestre berlusconiane, non per noi. E’ quello che Berlusconi cercava e voleva per legarci, imbrigliarci, dominare di nuovo e servire, come da patti, Renzi. Lasciamo fuori questa FI, i maneggi di Berlusconi, i suoi stipendiati. Accogliamo chi fra i forzisti intende finalmente lavorare con noi per tornare a conquistare con la verita’ e l’esempio i voti che sono stati perduti. Ma mai piu’ servi, sudditi, sicari, mai piu’ questa Forza Italia, l’ex Cav e i suoi perniciosi consiglieri. Facciamo senza ritardo un Direttorio, che pensi e decida, come governo provvisorio. Di guerra verrebbe da dire. Lavoriamo, definiamo una piattaforma essenziale di cose comune (operazione non complicata), contiamoci se occorre, poi vedremo se ci sara’ un leader e chi sara’. Adesso tracciamo il perimetro, diamoci da fare, allontaniamo gli equivoci. E vedrete che i consensi, nella chiarezza e nella speranza di un progetto serio, di gente seria, non farlocco, torneranno. E poi, sempre meglio un Direttorio nostro che un Direttore suo. Ecco dunque spiegato perche’ ho twittato che se Parisi vuol fare le primarie e’ bene si informi da Renzi se le organizza o no perche’ nel nuovo centrodestra posto per le sue soluzioni non ce n’e’. Ma dico anche che spazi per ballare e tempo per decidere si stanno paurosamente restringendo anche per noi”, conclude l’esponente di Cor.
