Cinema: ‘Blair Witch’, la strega è tornata ma non fa più paura

Cinema: ‘Blair Witch’, la strega è tornata ma non fa più paura
21 settembre 2016

Dopo 17 anni arriva al cinema ‘Blair Witch’, l’atteso sequel dell’acclamato film horror del 1999, ‘The Blair Witch Project’ di Eduardo Sanchez e Daniel Myrick. Il nuovo film, diretto da Adam Wingard (‘You’re Next’) arriva domani in 230 copie nelle sale italiane distribuito da Eagle Pictures, a pochi giorni dall’anteprima americana. A 17 anni di distanza dal film che ha segnato un’epoca per il genere, un nuovo capitolo si appresta a raccontare cosa accade nella spaventosa foresta di Black Hills, nel Maryland. Il sequel racconta la storia di un gruppo di studenti universitari che si avventura nella foresta di Black Hills per cercare di svelare il mistero legato alla sparizione della sorella di James Donahue, Heather, avvenuta 17 anni prima e che in molti pensano sia collegata alla leggenda della ‘Strega di Blair’. Il gruppo è inizialmente ottimista, soprattutto quando alcuni abitanti del posto si offrono di guidarli nella foresta. Nel corso di una lunga notte, però, i ragazzi iniziano a sentire intorno a loro una presenza sinistra e lentamente si rendono conto che la leggenda è molto più reale e inquietante di quanto potessero immaginare. Adam Wingard realizza un sequel del mitico ‘The Blair Witch Project’ cercando di mantenere la cifra stilistica di Sanchez e Myrick: immagini in presa diretta, soluzioni tecnologiche ovviamente moderne ma stessa impostazione del 1999. Il risultato è accettabile, anche se l’assenza di originalità rende ‘Blair Witch’ una sorta di proseguimento ideale del primo film senza avere più né il pathos né l’originalità di quella pellicola. Per le nuove generazioni che non hanno visto il film del ’99 sara’ una piacevole sorpresa anche se stavolta la Strega di Blair non spaventerà nessuno’; per gli altri la sensazione predominante sarà quella di dejà-vu. ‘The Blair Witch Project’ è stato un caso unico nella storia del cinema: il film a basso costo che ha riscosso più successo a livello internazionale nella storia.

Realizzato ed interpretato da giovani esordienti con una spesa stimata di tra i 20.000 e i 25.000 dollari, ha incassato in tutto il mondo poco meno di 250 milioni di dollari. Il suo successo è dovuto a molteplici fattori. Innanzi tutto, lo stile della regia a metà strada tra il genere documentaristico e l’horror. Poi la geniale operazione di marketing in cui per la prima volta, nell’era pre-social network, è stato creata una pseudo notizia che è diventata virale sul web, creando negli utenti il dubbio che il documentario “prossimamente nei cinema” fosse autentico. Il film ha ottenuto molti consensi di pubblico e critica e molti riconoscimenti, tra cui il Premio Giovani per il miglior film straniero al Festival di Cannes 1999 e una menzione speciale al Festival di Sitges del medesimo anno. Nel 2000, visto il notevole successo al botteghino, la casa che detiene i diritti, la Haxan Films, ha prodotto un seguito, ‘Il libro segreto delle streghe: Blair Witch 2′, nel quale, pero’, non sono stati coinvolti gli autori del primo episodio. Altre opere derivate sono alcuni libri, una serie a fumetti, un fotoromanzo del primo film ed una trilogia di videogiochi di genere survival horror (che costituiscono uno spin-off del gioco horror ‘Nocturne’). Era previsto un terzo film della serie (un prequel annunciato nella versione Dvd) ma non fu mai realizzato. Nel 2009 si inizio’ a trattare per un seguito del primo capitolo che trascendesse i fatti del secondo, successivamente il 22 luglio 2016 al Comic-Con di San Diego e’ stato presentato, a sorpresa, il trailer del sequel ‘Blair Witch’.

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