Il Colosseo è il più visitato, seguito da Pompei e Uffizi

Il Colosseo è il più visitato, seguito da Pompei e Uffizi
6 gennaio 2018

Il Colosseo si conferma al primo posto, tra i cinque luoghi della cultura italiana più visitati nel 2017, secondo i dati dell’Ufficio statistica del Mibact relativi all’anno che si è appena chiuso. L’Anfiteatro Flavio, con oltre 7 milioni di visitatori è seguito da Pompei (3,4 milioni di visitatori), dagli Uffizi (2,2 milioni), dalla Galleria dell’Accademia di Firenze (1,6 milioni di visitatori) e da Castel Sant’Angelo (1,1 milioni di visitatori). Nella Top 30 i tassi di crescita più sostenuti sono stati registrati da Palazzo Pitti (+23%) e da quattro siti campani: la Reggia di Caserta (+23%), Ercolano (+17%), il Museo archeologico di Napoli (+16%) e Paestum (+15%). A seguire i Musei reali di Torino (+15%) e il Castello di Miramare di Trieste (+14%). Importante infine segnalare la significativa crescita in classifica della Pinacoteca di Brera (+7 posizioni), di Palazzo Pitti (+5 posizioni) dei Musei reali di Torino (+4 posizioni) e l’ingresso in classifica, per la prima volta, di Villa Adriana e del Museo di Capodimonte. Sul podio delle regioni con il maggior numero di visitatori il Lazio (23.047.225), la Campania (8.782.715), la Toscana (7.042.018); i tassi di crescita dei visitatori più elevati sono stati registrati in Liguria (+26%), Puglia (+19,5%) e Friuli Venezia Giulia (15,4%). Tra i musei con gli incrementi più marcati – riferisce ancora il Mibact, illustrato i dati – figurano diversi istituti resi autonomi dalla riforma: con 27 milioni di visitatori, questi luoghi della cultura hanno accolto più della metà dei visitatori complessivi.

Le percentuali di crescita più elevate sono state registrate dalla Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea (+54% di visitatori, nell’ultimo anno), dalla Reggia di Caserta (+23%), dalle Gallerie nazionali di arte antica di Roma (+17%), da Capodimonte (+16%) e dal Palazzo Reale di Genova (+14%). Tra i luoghi della cultura tradizionalmente meno visitati notevole è l’aumento registrato dal Castello di Pandone a Venafro +276% di visitatori (dai 551 del 2016 ai 2.076 del 2017), dal Forte di Santa Tecla a San Remo +178% (dai 17.464 del 2016 ai 48.565 del 2017), dalla Villa Romana del Varignano a Porto Venere +133% (dai 1.489 del 2016 ai 3.470 visitatori nel 2017), dal Museo Archeologico di Volcei ”Marcello Gigante” a Buccino +129% (dai 2.491 visitatori del 2016 ai 5.717 del 2017), dalle due pinacoteche sarde che sono cresciute rispettivamente del +124% quella di Sassari (dai 1.740 del 2016 ai 3.901 del 2017) e del 34% quella di Cagliari (dai 7.113 del 2016 ai 9.589 del 2017). Anche i siti archeologici meno integrati nei grandi flussi turistici hanno registrato forti incrementi in termini di visitatori come dimostrano il Museo e Parco Archeologico di Gioia del Colle (+122%), il Museo Nazionale Archeologico di Altamura (+108%), il Museo Archeologico di Sepino (+98%), il Museo Archeologico di Vulci (+86%), il Museo Archeologico di Venosa (+38%), il Museo Archeologico Statale di Ascoli Piceno (+35%), Villa Jovis a Capri (+33%) e l’Anfiteatro e Mitreo di Santa Maria Capua a Vetere (+30%).

Da segnalare infine la crescita del Museo Nazionale della Ceramica ”Duca di Martina” a Napoli +61,66% (dai 20.661 del 2016 ai 33.401 del 2017) e i risultati positivi dei luoghi della cultura di Pistoia, Capitale italiana della cultura 2017: i visitatori dell’ Ex chiesa del Tau crescono del +48% (dai 7.797 visitatori del 2016 agli 11.604 del 2017) e quelli della Fortezza di Santa Barbara del +41% (dai 9.597 del 2016 ai 13.564 visitatori del 2017). Tra i luoghi della cultura con ingresso gratuito, il Pantheon è stato visitato da oltre 8 milioni di persone; a seguire il Parco di Capodimonte (che supera il milione di presenze) e il Parco del Castello di Miramare di Trieste (830 mila visitatori). A fronte di un aumento degli introiti di circa 20 milioni di euro (+11,7%), sono aumentati anche i visitatori non paganti (+15%). Tale aumento è ascrivibile alle nuove politiche museali avviate dalle riforma e al successo delle prime domeniche del mese che, nel solo 2017, hanno portato più di 3,5 milioni di persone gratuitamente nei luoghi della cultura statali.

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