Il numero esatto ancora non è disponibile perché “i conteggi sono ancora in corso e stanno arrivando altri scatoloni”. Ma al Comitato per il Sì al referendum sulle riforme costituzionali sono convinti: “La soglia di sicurezza è stata superata”. Ovvero le firme sono ben oltre il numero fissato per legge a 500mila sottoscrizioni, considerando che una quota fisiologica di firme viene poi ritenuta nulla in sede di esame. Tutt’altro clima al Comitato per il No, dove i promotori ammettono: “Per ora siamo intorno alle 313mila firme, forse arriveremo a 320mila ma l’obiettivo è stato mancato”. Intanto, il segretario della Conferenza dei coordinatori regionali, Sestino Giacomoni, e il responsabile nazionale settore Organizzazione, Gregorio Fontana, in una circolare indirizzata a tutti i coordinatori regionali di Forza Italia avviano la campagna per il No al referendum.
“L’avvicinarsi della scadenza del referendum sulla riforma costituzionale rende estremamente importante ed urgente dare vita, in ogni realta’ territoriale, al maggior numero possibile di Comitati per il NO, costituiti da Forza Italia e da altre forze politiche del centro-destra – scrivono – ma anche da rappresentati della societa’ civile, slegati dai partiti”. Il nostro NO – proseguono – e’ per il cambiamento, non per la conservazione: un cambiamento vero, che non ha nulla a che spartire con la operazione di potere orchestrata da Renzi e dal PD. Ogni comitato per il NO dovra’ essere costituito, secondo le modalita’ previste dal sito, da almeno 5 persone, fra le quali e’ opportuno che ci siano alcuni esponenti indipendenti, non legati alla politica attiva, e se possibile rappresentativi di qualche realta’ associativa, economica o culturale del territorio. All’atto della costituzione di ogni Comitato dovra’ esserne data notizia ai media locali con ogni mezzo opportuno.
