Congresso Pd, Emiliano lancia “ticket” con presidente Parco Nebrodi Antoci

17 marzo 2017

Giuseppe Antoci, presidente del Parco dei Nebrodi, sfuggito a un attentato mafioso, sostiene Michele Emiliano nella candidatura alla segreteria del Pd. Quasi un “ticket”, anche se Emiliano, in conferenza stampa alla Camera, preferisce non chiamarlo così. “Vogliamo costruire insieme – ha detto Antoci – un’area del Pd che guardi ai temi dell’ambiente, della lotta alla mafia, del Mezzogiorno, temi da affrontare con sentimento. A piccoli passi il Paese si cambia così. Guardando avanti vedo un Pd fatto di gente, di persone che non siano ospiti ma protagonisti, il Pd non può blindarsi in una torre. L’impegno in prima persona al fianco di Michele è un atto di sentimento e un obbligo morale verso il Paese. Mi impegnerò nelle prossime settimane e dopo le primarie”.

“Con Giuseppe – ha detto Emiliano – c’è un rapporto personale e civico. Sono onorato e commosso, ma non sorpreso perchè nella mia vita ho avuto la fortuna di avere accanto persone speciali, persone vere. Giuseppe è una forza della natura e un esempio di antimafia sociale. In quale altra mozione l’impegno alla lotta alla criminalità ha una punta avanzata di esperienza concreta come la nostra?”. “La nostra mozione – ha aggiunto il governatore pugliese – preoccupa perchè è innovativa e diversa e può scompaginare i piani di chi pensa che la politica sia un modo per far sopravvivere un ceto politico. A noi del ceto politico non ce ne frega niente. Chiameremo nel Pd belle persone, il partito non deve servire a collocare persone che non sanno che fare”. Emiliano ha poi ricordato lo spazio che nella mozione si danno ai temi dell’ambiente, della legalità, dello sviluppo del Mezzogiorno, rilanciando ad esempio la proposta di una “legge per la bellezza, con la quale i sindaci potranno predisporre piani annuali della bellezza, stabilendo quali cose abbattere e cosa restaurare, quali parti di ambiente recuperare, anche con un sistema di ‘premi’ per chi abbatte costruzioni brutte o in aree da recuperare”.

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