Conte tre giorni a Bruxelles, con Merkel primo incontro cruciale

Conte tre giorni a Bruxelles, con Merkel primo incontro cruciale
Il premier Giuseppe Conte
17 ottobre 2018

E’ sbarcato nel pomeriggio a Bruxelles Giuseppe Conte, per la tre giorni del Consiglio europeo e del summit Europa-Asia. Il primo appuntamento, che tiene in fibrillazione i funzionari italiani a Bruxelles, è già di quelli che contano: alle 18.30 il presidente del Consiglio avrà un faccia a faccia con la cancelliera tedesca Angela Merkel.

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I temi del vertice, Brexit e migrazioni, tengono in teoria sullo sfondo la questione che sta più a cuore a palazzo Chigi in questo momento, l’accoglienza della manovra economica da parte della Ue.
Ma Conte ha più volte ribadito di voler far leva sui leader dei Paesi membri per ammorbidire, se non piegare, la Commissione europea cui spetta la valutazione dei saldi e delle misure che l’Italia ha varato nell’ultimo Consiglio dei ministri e condensato nel Documento programmatico di bilancio consegnato a Bruxelles. E l’incontro con Merkel sarà certamente l’occasione per ricordare alla più importante partner europea che l’Italia è “too big to fail”, troppo grande per fallire, quindi uno scontro troppo duro fra Bruxelles e Roma rischia di far male all’edificio europeo nel suo complesso.

Per di più alla vigilia di elezioni europee che si annunciano come un passaggio delicato per le forze tradizionalmente al comando dell’Unione, popolari di Merkel in testa. Sul tema delle migrazioni nel vertice europeo del giugno scorso il governo gialloverde ha ottenuto risultati perlopiù sul piano dei principi, come il riconoscimento che chi approda sulle coste italiane approda in Europa. Ma in questi mesi la speranza di Conte, Salvini e Di Maio di ottenere una riorganizzazione delle missioni di salvataggio nel Mediterraneo e del sistema di distribuzione dei migranti salvati dai naufragi non ha fatto significativi passi avanti.

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E nelle ultime settimane si sono riaccese le tensioni con Berlino sui “charter dei dublinanti” che la Germania vorrebbe rispedire in Italia e soprattutto con Parigi, dopo l’episodio dei migranti riconsegnati clandestinamente dai gendarmi francesi, che avrebbero sconfinato in Italia. Di minore interesse per Roma la questione Brexit, gestita unitariamente a livello europeo e sulla quale non esiste una posizione italiana distinta da quella dei 27. Quanto al vertice con gli asiatici, che il premier Conte ha anticipato oggi incontrando a palazzo Chigi il presidente sudcoreano Moon Jae-in, potrebbe essere l’occasione per coltivare la relazione speciale con la Cina che in ambienti governativi si spera possa fornire sponde utili sia nel campo degli scambi commerciali e degli investimenti produttivi sia in quello, fondamentale, del collocamento dei titoli pubblici italiani, quindi in funzione anti-spread.

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