Coronavirus, contagiato uno dei 56 italiani rimpatriati da Wuhan. 35 italiani sulla nave in quarantena in Giappone

6 febbraio 2020

E’ positivo al nuovo coronavirus uno degli italiani rimpatriati da Wuhan. L’Istituto Superiore di Sanità ha appena comunicato alla task-force del Ministero della Salute l`esito positivo del test di conferma su uno dei rimpatriati da Wuhan e messo in quarantena nella città militare della Cecchignola. Il paziente è attualmente ricoverato all`Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma con modesto rialzo termico ed iperemia congiuntivale. L`Istituto sta coordinando l`organizzazione della sorveglianza epidemiologica a livello nazionale e supporta i laboratori di riferimento regionali per garantire una prima diagnosi tempestiva.

Nei casi di positività al primo test l`Istituto effettua le analisi di conferma comunicandole alla task-force del Ministero della Salute. Un’altra non buona notizia riguarda i 35 italiani sulla nave da crociera Diamond Princess, in quarantena al largo di Yokohama in Giappone perché a bordo ci sono una ventina di persone contagiate dal coronavirus. I connanzionali sarebbero dieci persone in crociera e 25 membri dell’equipaggio, nessuno di loro è contagiato dal virus. Sulla nave sono presenti cittadini di 56 nazionalità diverse, per un totale di 3.700 persone. Dovrebbero rimanere confinati in nave fino al 14 febbraio. L’Unità di Crisi della Farnesina e l’Ambasciata d’Italia a Tokyo, in collaborazione con le autorità locali, stanno seguendo la situazione e sono in contatto con i nostri connazionali per prestare ogni possibile assistenza.

I RICOVERATI

Ricoverata ancora a Roma, invece, la coppia di cinesi colpita dal coronavirus. Il Bollettino dello stesso Ospadale Spallanzani riferisce che “i due cittadini cinesi provenienti dalla città di Wuhan, positivi al test del nuovo coronavirus, continuano a essere ricoverati nella terapia intensiva del nostro Istituto. Le loro condizioni cliniche restano invariate, con parametri emodinamici stabili. La prognosi è tuttora riservata”. I due pazienti ricevono dal 4 febbraio terapia antivirale sperimentale. Tali farmaci sono indicati dall`Organizzazione Mondiale della Sanità come i più promettenti sulla base dei dati disponibili. Il lopinavir/ritonavir è un antivirale comunemente utilizzato per la infezione da HIV che mostra attività antivirale anche sui coronavirus. Il remdesivir è stato ottenuto grazie alla disponibilità dell`azienda farmaceutica produttrice, attraverso una procedura effettuata tempestivamente grazie all`impegno del Comitato Etico del nostro Istituto, dell`AIFA, delle dogane, e dell`USMAF di Milano Malpensa. Il remdesivir è un antivirale già utilizzato per la Malattia da Virus Ebola, ed è potenzialmente attivo contro l`infezione da nuovo coronavirus.

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Sono stati valutati, ad oggi, presso lo Spallanzani 41 pazienti sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus. Di questi 32, risultati negativi al test, sono stati dimessi. Nove pazienti sono tutt`ora ricoverati: 2 sono casi confermati (la coppia cinese attualmente in terapia intensiva), 4 sono pazienti sottoposti a test per la ricerca del nuovo coronavirus in attesa di risultato, 3 sono pazienti che, risultati negativi al test per nuovo coronavirus, rimangono comunque ricoverati per altri motivi clinici. Le 20 persone asintomatiche tuttora in quarantena sono tutte in buone condizioni generali e la loro salute non desta preoccupazioni. Palazzo Chigi ha riferito che 62 mila passeggeri in arrivo negli aeroporti italiani, per complessivi 521 voli, sono stati sottoposti a controlli, da parte di uno staff di 314 volontari medico-sanitari. Controllati anche i porti, mentre i cittadini cinesi presenti nel nostro paese stanno rientrando in Cina con voli speciali. “La linea dell’Italia è improntata a tre criteri: massima precauzione, massima flessibilità e massima trasparenza”, ha detto il premier Giuseppe Conte.

TREDICESIMO CASO IN GERMANIA

La Germania ha confermato il 13esimo caso di coronavirus nel Paese, dopo che la moglie di uno dei pazienti contagiati è risultata positiva al virus. Lo ha annunciato il ministero della salute del Land della Baviera. “Attualmente, a partire dalle 13, complessivamente 11 casi accertati di coronavirus sono stati registrati in Baviera”, ha detto il ministero. Gli altri due casi hanno riguardato gli sfollati tedeschi dalla città cinese di Wuhan. L’attuale bilancio delle vittime del nuovo coronavirus ha già superato 560 persone e oltre 28mila sono state contagiate in tutto il mondo da quando la malattia è stata individuata per la prima volta a Wuhan a dicembre. La stragrande maggioranza dei casi e dei decessi sono avvenuti nella Cina continentale.

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TRE CASI POSITIVI A TAIWAN, RIENTRAVANO DALL’ITALIA

Altri tre pazienti sono risultati positivi al nuovo coronavirus nella provincia cinese di Taiwan. Ne ha dato notizia il ministro della Salute Chen Shih-chung, a quanto riferisce Focustaiwan.tw, precisando che due dei pazienti sono una coppia di 50 anni, marito e moglie, partiti per una vacanza in Italia il 22 gennaio e rientrati lo scorso 1 febbraio, via Hong Kong. Dopo il viaggio la coppia ha sviluppato la febbre e successivamente ha cercato assistenza medica: i test hanno dimostrato che avevano contratto il nuovo coronavirus. Attualmente sono in quarantena. Finora gli altri due membri della famiglia non hanno mostrato sintomi di malattia, secondo il Central Epidemic Command Center (CECC). Il ministro della sanità ha ipotizzato che abbiano contratto il virus sul volo Hong Kong-Italia a lungo raggio essendosi trovati in uno spazio chiuso in cabina per molte ore.

La terza paziente positiva è una donna di 40 anni, che ha visitato Macao dal 21 al 24 gennaio in vacanza con altri tre membri della famiglia e ha sviluppato la febbre lo scorso lunedì cercando immediatamente cure mediche in un ospedale locale. In quell’occasione, però, il nuovo coronavirus non fu identificato e le fu prescritto semplicemente riposo a casa. Ma le sue condizioni non sono migliorate, la donna è dunque tornata a cercare assistenza medica mercoledì e ulteriori test hanno dimostrato che aveva contratto il virus. Secondo il ministro della salute, il medico che l’ha vista non sospettava che la sua malattia fosse il nuovo coronavirus perché i sintomi erano lievi e anche perché a quel tempo Macao non era vista come un’area gravemente infetta. La donna è attualmente in cura in un reparto di isolamento ed è in condizioni stabili, ha affermato il CECC. I tre casi portano il numero totale di persone infette a Taiwan a 16.

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