Decreto banche, da spinta recupero crediti a indennizzo. Ecco le misure della norma

Decreto banche, da spinta recupero crediti a indennizzo. Ecco le misure della norma
28 giugno 2016

Camera_parlamentoDalle misure per accelerare il recupero dei crediti al rimborso automatico all’80% per gli obbligazionisti rimasti colpiti dalla risoluzione di Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti e CariFe (purché abbiano un reddito complessivo inferiore a 35mila euro o un patrimonio mobiliare fino a 100mila euro). Sono queste le norme principali contenute nel decreto banche su cui oggi il governo ha incassato la fiducia nell’Aula della Camera e che domani verrà approvato in via definitiva. Un testo arrivato quasi blindato in Parlamento, segnato da un pre-accordo con l’Europa, e che ha visto approvate solo una trentina di modifiche nel primo passaggio al Senato. Queste le misure principali.

INDENNIZZO AUTOMATICO 80% SE REDDITO FINO 35MILA EURO. Le norme, negoziate con la commissione europea, hanno mantenuto i paletti stabiliti per presentare l’istanza: una soglia di reddito di 35mila euro oppure un patrimonio mobiliare di 100mila euro; un tetto dell’80% di rimborso e la data del 12 giugno 2014 entro cui devono essere state acquistate le obbligazioni. Si prende però il riferimento del reddito “complessivo” che è un po’ più favorevole al contribuente perché nella definizione di reddito “lordo” rientravano anche altre voci di imposte separate o sostitutive come arretrati degli stipendi, redditi finanziari, Tfr. E’ stato allungato poi da quattro a sei mesi il termine per presentare l’istanza al Fondo interbancario di tutela dei depositi. A chi mancano i requisiti per il rimborso automatico resta l’arbitrato dell’Anac.

PIU’ SEMPLICE ISTANZA RIMBORSO. Tra i documenti che l’investitore deve allegare all’istanza per l’indennizzo automatico dell’80% salta la necessità della copia della richiesta di pagamento alla Banca in liquidazione del credito relativo agli strumenti finanziari subordinati. Restano confermati gli altri documenti previsti nel testo originario (contratto di acquisto degli strumenti finanziari subordinati; moduli di sottoscrizione o d`ordine di acquisto; attestazione degli ordini eseguiti e dichiarazione sulla consistenza del patrimonio mobiliare). Inoltre, un emendamento ha assicurato che le banche dovranno consegnare le copie al risparmiatore entro 15 giorni.

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RIMBORSO NON SARA’ ESENTASSE. Il governo si è limitato a dare il via libera ad un ordine del giorno che chiede che i rimborsi non siano soggetti “ad alcuna imposizione fiscale”.

ARRIVA PATTO MARCIANO SU IMMOBILI TRA BANCA E IMPRESA. Il finanziamento alle imprese garantito dal trasferimento di un bene immobile è accessibile solo tra imprenditori e banche o altri soggetti autorizzati a concedere finanziamenti al pubblico (con l’esclusione della prima casa). Il patto marciano può applicarsi anche ai contratti già in essere. Alcuni emendamenti approvati hanno reso un po’ più soft il rigore del decreto in ordine al numero delle rate non pagate e al periodo che deve trascorrere prima che scatti l’inadempimento (da sei a nove mesi dal mancato pagamento di tre rate anche non consecutive).

NO SCONTI SU ESTINZIONE DEBITO. Se il debitore ha rimborsato il finanziamento ricevuto in misura “almeno pari all’85% della quota capitale” l’inadempimento scatterà a partire da 12 mesi dal mancato pagamento di tre rate anche non consecutive. L’estinzione del debito ci sarà solo nella misura del 100%. Nel comunicato di Palazzo Chigi dopo l’ok al decreto del Cdm si prevedeva la possibilità di considerare estinto il debito anche se il valore di stima del bene dato in garanzia si fosse rivelato inferiore al debito residuo, questo passaggio però non ha trovato spazio.

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PER RECUPERO CREDITI BASTA IL CUSTODE. Si prevedono una serie di modifiche al codice di procedura civile che puntano ad accelerare e semplificare le procedure esecutive limitando la facoltà di presentare opposizione all’esecuzione, dopo che è stata disposta la vendita o l’assegnazione del bene, salvo il caso di motivi sopravvenuti o di causa non imputabile al debitore. L’esecuzione viene assegnata al custode (al posto dell’ufficiale giudiziario), pur riservando l’ultima istanza al giudice. La riduzione del valore al 50% dell’ultima base d’asta (le norme attuali prevedono fino a “un quarto”) può avvenire solo dopo il quarto tentativo andato deserto e non dopo il terzo.

NASCE PEGNO MOBILIARE NON POSSESSORIO. Questa nuova figura consente agli imprenditori di concedere il pegno su beni mobili destinati all’esercizio dell’impresa senza che questi debbano subire lo spossessamento, consentendo quindi di utilizzare il bene, oggetto del pegno, per la loro attività d’impresa. La norma disciplina anche le procedure di escussione del pegno in caso di inadempienza del debitore che tra l’altro dovrà consegnare il bene oggetto del pegno non possessorio entro 15 giorni dall`intimazione.

REGISTRO ESPROPRIAZIONI PER MERCATO CREDITI DETERIORATI. Con l’obiettivo di facilitare la creazione di un mercato dei crediti deteriorati e di consentire ai potenziali creditori di valutare meglio la situazione economica delle imprese, viene istituito presso il ministero della Giustizia un registro elettronico delle procedure di espropriazione forzata immobiliari, delle procedure d’insolvenza e degli strumenti di gestione della crisi. Il registro è accessibile dalla Banca d’Italia.

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ELENCO PROFESSIONISTI IN OGNI TRIBUNALE SU BENI PIGNORATI. Nascerà un nuovo elenco di professionisti che possono provvedere alle operazioni di vendita dei beni pignorati e sarà il ministero della Giustizia a disciplinare le modalità relative ai corsi che devono essere frequentati.

A SGA NON SOLO CREDITI EX BANCO NAPOLI. La norma che prevede l’acquisizione da parte del ministero dell’Economia della Società per la Gestione di Attività (la società costituita in occasione del salvataggio del Banco di Napoli nel 1997 allo scopo di recuperare i crediti in sofferenza) non è stata toccata in commissione. La disposizione consente alla Sga di acquistare e gestire crediti anche di altri soggetti e non solo dell’ex Banco di Napoli.

ESTESA A RENT TO BUY CONVALIDA SFRATTI. In caso di inadempimento, il creditore può avvalersi della procedura di convalida di sfratto per liberare il bene immobile anche in regime di rent to buy.

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