Dl Magistrati, via libera della Camera. Ora tocca al Senato. C’e’ anche la proroga pensioni

Dl Magistrati, via libera della Camera. Ora tocca al Senato. C’e’ anche la proroga pensioni
6 ottobre 2016

Con il via libera da parte della Camera il ‘decreto Magistrati’ supera il primo banco di prova e si appresta ad essere sottoposto al vaglio di Palazzo Madama. Il provvedimento licenziato con 242 si’, 107 no e 15 astenuti, prevede interventi sull’organico e misure di efficienza per gli uffici giudiziari al fine di accelerare la copertura dei posti vacanti. Ma anche norme che semplificano la trattazione del contenzioso in Cassazione e sul processo amministrativo telematico. Il testo, inoltre, proroga il trattenimento in servizio dei magistrati in funzioni apicali e direttive. Norme, queste, he hanno suscitato le critiche della stessa magistratura. Ecco, in sintesi, le principali novita’.

ORGANICO CASSAZIONE POTENZIATO: Per smaltire piu’ rapidamente le cause pendenti i magistrati del Massimario (con almeno due anni di servizio e la terza valutazione di professionalita’) potranno far parte come applicati dei collegi giudicanti. La misura e’ temporanea (non oltre tre anni) e non rinnovabile. I giovani laureati, inoltre, potranno effettuare anche in Cassazione il tirocinio valevole per l’accesso alla magistratura.

SLITTA PENSIONE PER VERTICI: Il trattenimento in servizio dei magistrati in funzioni apicali e direttive della Cassazione e della Procura generale e’ prorogato sino al 31 dicembre 2017. La proroga vale pero’ solo per chi non abbia compiuto 72 anni entro fine 2016 e debba andare in pensione nel corso del 2017. Disposizione analoga (salvo che per il limite d’eta, 70 anziche’ 72) si applica ai vertici del Consiglio di Stato, della Corte dei conti e dell’Avvocatura dello Stato. Chi aspira alla nomina di primo presidente e pg della Cassazione dovra’ assicurare 3 anni di servizio (attualmente sono 4) prima della pensione.

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GIUDIZIO CAMERALE IN CASSAZIONE: Nelle cause civili davanti alle sezioni semplici viene ampliato il ricorso alla trattazione in camera di consiglio al fine di limitare la necessita’ dell’udienza. Nel procedimento camerale pm e avvocati interloquiranno solo per iscritto e la corte giudichera’ sulla base delle carte depositate. Resta ferma la possibilita’ di trattare in udienza pubblica (su iniziativa d’ufficio o sollecitazione del pm o della difesa) questioni di diritto di particolare rilevanza. Altre misure estendono i casi di definizione del procedimento mediante ordinanza incentivando cosi’ forme sintetiche di motivazione e affidano direttamente al presidente, eliminando il rito camerale, l’ordine di integrazione del contradditorio o il rinnovo delle notifiche.

SEMPLIFICAZIONE DEL FILTRO: Si supera la farraginosita’ dell’attuale filtro in cassazione (inammissibilita’ e manifesta fondatezza o infondatezza) prevedendo, sul modello della cassazione penale, che sia il presidente della sezione con decreto, in sede di fissazione dell’adunanza, a indicare eventuali ipotesi filtro. Viene cioe’ eliminata l’attuale relazione del consigliere e i difensori potranno depositare memorie scritte. Meno formalita’ poi per rimettere gli atti alla sezione se il ricorso supera il filtro preliminare.

IMMISSIONE IN SERVIZIO PIU’ RAPIDA: In via eccezionale passa da 18 a 12 mesi la durata del tirocinio per i nuovi magistrati nominati a seguito dei concorsi gia’ banditi (quelli del 2014 e 2015). Per esigenze di copertura degli uffici sara’ anche consentita la nomina degli idonei al di la’ del numero dei posti banditi a concorso. I magistrati di prima nomina, inoltre, potranno svolgere anche le funzioni monocratiche penali.

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LIMITI ALLA MOBILITA’: Da un lato i magistrati non potranno trasferirsi in altra sede se non dopo quattro anni (anziche’ gli attuali 3) di permanenza nella sede precedente, dall’altro il personale amministrativo degli uffici di sorveglianza non potra’ essere destinato ad altro senza il nulla-osta del presidente del tribunale di sorveglianza. Fino al 31 dicembre 2019 inoltre, fatta eccezione per quelli presso gli organi costituzionali, stop a distacchi o comandi del personale non dirigenziale dell’amministrazione della giustizia.

RIMODULAZIONE E AUMENTI ORGANICO: Alla luce della riforma della geografia giudiziaria vengono ridotte di 52 unita’ le funzioni direttive di primo grado e in misura corrispondente aumenta invece la pianta organica dei magistrati di sorveglianza. Aumenta anche l’organico del personale amministrativo e tecnico di Consiglio di Stato e Tar. Via libera, infine, all’ufficio per il processo amministrativo a supporto dell’attivita’ dei magistrati amministrativi.

MONITORAGGIO PROCESSO TELEMATICO AMMINISTRATIVO: In vista dell’avvio del processo amministrativo telematico, viene istituita una commissione di monitoraggio presieduta dal presidente aggiunto del Consiglio di Stato e composta da altri cinque membri (tra cui il presidente di Tar piu’ anziano in ruolo). La commissione ha il compito di riferire mensilmente al Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa proponendo le modifiche organizzative necessarie per il miglior funzionamento del processo telematico. Alle sedute del Cpga in cui si adottino tali modifiche partecipano (con diritto di voto) il presidente aggiunto del Consiglio di Stato e il presidente di Tar piu’ anziano in ruolo. Il decreto, peraltro, modifica diverse disposizioni del codice del processo amministrativo relative al domicilio digitale, alla possibile deroga alla regola del deposito telematico degli atti processuali e alle copie informatiche degli atti processuali introducendo anche alcune specifiche norme di attuazione del codice e per la sinteticita’ e chiarezza degli atti. Tra l’altro, e’ stabilita l’obbligatorieta’ (anziche’ la possibilita’) della registrazione telematica dei ricorsi, degli atti processuali e delle sentenze ed e’ previsto che il ricorso e gli altri atti difensivi siano redatti secondo criteri e limiti dimensionali fissati dal presidente del Consiglio di Stato.

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