Due modifiche e fermiamo ostruzionismo

24 luglio 2014

”Iniziamo dal Senato elettivo e dall’immunita’. Diano un segnale di apertura e di dibattito su questi temi e l’ostruzionismo si puo’ fermare”. In un’intervista al quotidiano ‘Avvenire’ l’esponente del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio, vice-presidente della Camera, sostiene l’apertura al dialogo e le sue condizioni. ”Il presidente del Consiglio – afferma Di Maio – dice che le riforme non si sbattono in faccia all’opposizione. Bene, e’ ora di dimostrarlo. La fine dell’ostruzionismo e’ nelle sue mani”. Quindi prosegue: ”Noi con il Pd stiamo usando un metodo trasparente, senza veti e tabu’. Facciamo una proposta, leggiamo la controproposta e poi, se possibile, cerchiamo una sintesi. Se la troviamo, la sottoponiamo online ai nostri iscritti. Il punto e’ che quando c’e’ da mettersi a trovare un vero punto di contatto, loro rinviano”.

Per Di Maio c’e’ inoltre un’altra priorita’, oltre a immunita’ e Senato elettivo: ”La riduzione del numero dei deputati e dei loro stipendi. E per l’Italicum sbarramento ai pregiudicati, doppio turno di lista per evitare nuovi Mastella che condizionino i governi, il no alle pluricandidature”. ”Battano un colpo. Sui temi che ci stanno a cuore non diciamo ‘prendere o lasciare’. Si trova il punto di contatto, poi decide la rete”, dice Di Maio, il quale, in caso di un niente di fatto sulle riforme, afferma che il M5S e’ pronto al voto: ”Ma prima – conclude – sarebbe auspicabile cambiare la legge elettorale. Noi siamo disponibili, con il Pd possiamo chiudere in pochi giorni”. (Asca)

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