Facebook, costi per lottare contro abusi peseranno su utili. Zuckerberg: “Stiamo investendo tanto in sicurezza”

Facebook, costi per lottare contro abusi peseranno su utili. Zuckerberg: “Stiamo investendo tanto in sicurezza”
L'amministratore delegato e fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg
2 novembre 2017

Facebook ha chiuso un altro trimestre con utili e ricavi in forte rialzo, grazie al traino delle inserzioni pubblicitarie. Ma il più grande social network al mondo ha messo in guardia sui costi per garantire la sicurezza della sua piattaforma, anche contro la propaganda russa, in un momento in cui sta già investendo molto su contenuti video. E questo dopo l’imbarazzo provocato dall’avere ospitato inserzioni pubblicitarie associate alla Russia, che secondo l’intelligence Usa ha interferito nelle elezioni presidenziali americane del 2016. Nel giorno in cui i rappresentanti dell’azienda di Menlo Park (California) si sono presentati al Congresso per testimoniare nell’ambito del Russiagate – l’inchiesta sul ruolo del Cremlino nella chiamata alle urne da cui il repubblicano Donald Trump è emerso vincitore – Facebook ha rivisto al rialzo il numero delle persone esposte a fake news in salsa russa: sono stati quasi 150 milioni. In una nota a commento dei conti, l’amministratore delegato Mark Zuckerberg ha detto che “la nostra comunità continua a crescere e le nostre attività ad andare bene”. Il fondatore di Facebook ha aggiunto: “Nulla di tutto ciò conta se i nostri servizi sono usati in modi che non portano le persone ad avvicinarsi le une alle altre. Siamo seri nel volere prevenire abusi sulle nostre piattaforme. Stiamo investendo così tanto in sicurezza che ciò avrà un impatto sulla nostra redditività”. Per lui, “proteggere la nostra comunità è più importante che massimizzare i nostri profitti”. Nei tre mesi chiusi il 30 settembre scorso, il gruppo ha messo a segno profitti per 4,7 miliardi di dollari, in aumento del 79% rispetto ai 2,6 miliardi dello stesso periodo del 2016. I profitti per azione diluiti sono passati a 1,59 dollari da 0,90 dollari dell’anno precedente, oltre le stime degli analisti per 1,28 dollari per azione.

In quello che per il gruppo di Menlo Park (California) è stato il terzo trimestre fiscale, i ricavi sono cresciuti del 47% a 10,33 miliardi di dollari dai 7 miliardi dell’anno prima. Come spiegato nella call dal Ceo, è stato il primo trimestre in assoluto con vendite sopra i 10 miliardi. Sono stati gli introiti da pubblicità, cresciuti del 49% a 10,14 miliardi, a sostenere le vendite complessive, superiori alle previsioni ferme a 9,84 miliardi di dollari; del totale degli introiti da pubblicità, quelli generati da dispositivi mobili hanno rappresentato l’88% circa del totale, in aumento dall’84% del periodo luglio-settembre del 2016. Le polemiche che hanno travolto Facebook sembrano essersi fermate a Washington, dove ieri il gruppo, Twitter e Google sono stati accusati dai legislatori parte della commissione Intelligence del Senato di avere ignorato le preoccupazioni espresse dalla commissione stessa sull’interferenza russa. La popolarità del social network è comunque cresciuta. Gli utenti attivi su base giornaliera a fine settembre erano in media 1,37 miliardi (+16% annuo). Gli utenti attivi mensilmente hanno raggiunto quota 2,07 miliardi (+16%). Gli utenti giornalieri della app Instragram sono stati oltre 500 milioni. Al 30 settembre, i dipendenti di Facebook erano 23.165, in aumento del 47% su base annuale. Colin Stretch, il legale del gruppo che si è presentato a Capitol Hill, ha detto nella sua testimonianza che entro la fine del 2018 il gruppo raddoppierà a 20.000 il numero di dipendenti che lavoreranno sulla sicurezza. “Voglio che gli investitori sentano direttamente da me che la redditività ne risentirà”, ha spiegato poi il Ceo nella call. In attesa dei conti, arrivati a mercati chiusi, il titolo Facebook aveva terminato la seduta in rialzo dell’1,44% a 182,66 dollari. Nel dopo mercato ha prima preso quota ma poi ha perso oltre l’1%. Da inizio anno ha guadagnato quasi il 59% e negli ultimi 12 mesi il 41%.

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