“La situazione della Regione Sicilia e’ inquietante sui conti e sulle riforme. Dico che ci vorrebbe un ‘big bang’, una fase simile a quella che stiamo attuando a livello nazionale”. Lo afferma il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone commentando i rilievi mossi dalla Corte dei Conti sul rendiconto generale della Regione Siciliana per il 2014. “Spero che classe dirigente siciliana acquisisca consapevolezza che la situazione e’ drammatica. Finora questo non c’e’ stato”, ha aggiunto Faraone, per il quale “c’e’ un Paese che cresce mentre la Sicilia va indietro”. Non si capisce quando il capo dei renziani in Sicilia parla di classe dirigente. Forse scorda che al governo dell’Isola non solo c’è il suo partito, ma lo stesso governatore Crocetta è un tesserato del Partito Democratico. E nonostante ciò, puntualmente, Faraone auspica “che classe dirigente siciliana acquisisca consapevolezza e che la situazione e’ drammatica”.
Alle dichiarazioni di Faraone, sbotta il leader dell’opposizione in Sicilia. “Il Pd guida la Sicilia da sei anni e si permette di fare l’indignato per il giudizio della Corte dei Conti sul bilancio della Regione – tuona Nello Musumeci -. Se ne faccia una ragione il sottosegretario Faraone: possono provarci come e quanto vogliono, ma non faranno dimenticare ai siciliani di aver scelto Crocetta e di aver governato con lui fino all’ultimo giorno. Parola di un uomo politico che in questi ultimi quindici anni e’ stato opposizione di Cuffaro, poi di Lombardo e oggi di Crocetta”. Musumeci, tuttavia, sottolinea che “come opposizione siamo preoccupati per questa ennesima tegola. A Palazzo faranno di tutto per galleggiare il piu’ possibile, ma i siciliani non ce la fanno piu’. Avevamo chiesto una manovra anticiclica – conclude – e siamo all’indebitamento che blocca investimenti e sviluppo. Hanno fallito”.
