La semplicità e la drammaticità del quotidiano arrivano al Festival del Cinema di Roma con il film di Daniele Vicari “Sole cuore amore”, interpretato da Isabella Ragonese (foto), Francesco Montanari, Eva Grieco. Nell’hinterland romano si intrecciano le storie di due amiche: una ha quattro figli, un marito disoccupato e un lavoro difficile da raggiungere, l’altra è una danzatrice con una vita sentimentale in evoluzione. Il film mostra con semplicità la ripetitività delle loro vite, dove non c’è degrado, picchi drammatici, situazioni estreme, ma le difficoltà quotidiane che quando si sommano possano diventare insormontabili.
“Al potere non interessa la nostra quotidianità, ma la cosa grave è che oggi non interessa neanche al nostro cinema. – ha affermato il regista – I più importanti film italiani raccontavano il quotidiano, la tendenza contemporanea è far finta che non esista. Ma la quotidianità è la nostra vita, fatta di amore, lavoro, solitudine, bellezza: è ciò che ci tocca, ci riguarda, ci travolge, e raccontarla è la cosa più semplice”. Vicari contesta il modo in cui, cinema e tv, spesso raccontano il quotidiano di chi sta ai margini della società. “Questo non è un film sugli ultimi, ma sulla maggioranza degli italiani. – ha affermato il regista – C’è una responsabilità del nostro cinema nel raccontare gli ultimi con la pistola in mano e la cocaina nelle mutande, ma questo fa passare in secondo piano il 90% delle esistenze”. Isabella Ragonese interpreta in maniera perfetta questa donna che tra mille difficoltà non perde la capacità di empatia con il prossimo né il suo equilibrio: “Per me è un’eroina quotidiana. – ha detto l’attrice – La forza del film sono i sentimenti e le relazioni umane: ti parla di noi, ti fa vedere dove siamo arrivati”.
