Finanziaria, settimana di fuoco. Già pronti mille emendamenti. Obiettivo: evitare altro esercizio provvisorio

Finanziaria, settimana di fuoco. Già pronti mille emendamenti. Obiettivo: evitare altro esercizio provvisorio
21 febbraio 2016

di Giuseppe Novelli

Domani alle 16 riprenderanno i lavori d’Aula. Sarà una settimana determinante per il varo della finanziaria 2016. Sarà un tour de force perché la manovra dovrà essere approvata entro il 29 febbraio per evitare di ricorrere, ancora una volta, all’esercizio provvisorio. Sul tavolo della presidenza già ci sono oltre un migliaio gli emendamenti. Un carico di norme correttive che rende ancor piu’ farraginoso l’iter della Legge di stabilita’, dopo i 2000 circa emendamenti che avevano nei giorni scorsi rallentato i lavori della Commissione bilancio. Diversi i correttivi presentati anche dal governo, annunciate dalle forze politiche della maggioranza norme di modifica sui consorzi universitari e su quelli di bonifica, per dirne una. Le opposizioni sono pronte a dare battaglia. I malumori non mancano neanche all’interno della maggioranza con un Rosario Crocetta che appare sempre più solo. E con un rapporto sempre più teso, tra il governatore e il suo assessore all’Economia Alessandro Baccei.

Sarà una settimana di fuoco anche perché il presidente del parlamento siciliano ha bocciato alcuni emendamenti, bollandoli come inammissibili, e che, in pratica, cassano una serie di finanziamenti a enti culturali e non per 23 milioni di euro circa. Un colpo basso, quello di Giovanni Ardizzone sferrato al presidente della Commissione bilancio che, però, non molla ed è pronto a tornare alla carica. Per Vincenzo Vinciullo la soluzione potrebbe essere “istituire tre nuove tabelle da inserire nella finanziaria, con tre diverse voci, solidarietà sociale per l’importo complessivo di 9 milioni, agricoltura per 4 milioni, università e cultura per 10 milioni. Tra le voci stralciate anche i finanziamenti al Cerisdi, all’istituto zooprofilattico, e sottratte, anche, risorse per i consultori familiari.

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Per Crocetta “è la prima finanziaria che dopo un decennio consente di utilizzare i fondi Fsc per lo sviluppo e per gli investimenti”. “Avremo a disposizione un bilancio in pareggio e 750 milioni di euro – ha spiegato – che non sono inseriti nella finanziaria, perché saranno utilizzati per il lavoro e l’occupazione e non per pagare la spesa corrente”. L’assenza del governatore in questi giorni da Sala d’Ercole in sede di discussione della manovra ha scatenato una serie di polemiche che lo stesso Crocetta spegne così: “La mia assenza dall’Ars durante i lavori della finanziaria sarebbe un messaggio politico alla maggioranza? Nient’affatto”. E’ ha spiegato che “il lavoro che sto facendo è parlare con i vari gruppi parlamentari di maggioranza e di opposizione, in modo da creare un consenso”. Non è detto che domani il governatore sarà in Aula: “Dipende, dagli impegni istituzionali; sicuramente ci sarò nei momenti difficili”. E di certo non saranno quelli di domani.

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