Fitto a Berlusconi: Fi gioca a perdere, io non prendo ordini. Contro il candidato fittiano il Cav schiera la Poli Bortone

Fitto a Berlusconi: Fi gioca a perdere, io non prendo ordini. Contro il candidato fittiano il Cav schiera la Poli Bortone
12 aprile 2015

di Enzo Marino

fitto-berlusconi-2-640Raffaele Fitto non accetta le decisioni annunciate da Fi in Puglia, l’ex ministro si rivolge direttamente a Silvio Berlusconi accusandolo di essere preda di un “cupio dissolvi”, spiega che il partito “gioca a perdere” e che a questo punto serve “una iniziativa di militanti e iscritti” per ripristinare la legalità statutaria del partito, violata dalle ultiime decisioni. In una dichiarazione, Fitto afferma: “Questa scelta di divisione è sia autolesionistica sia censurabile sul piano dello Statuto. E’ autolesionistica perché è un autogol, tipico frutto di una dinamica da triste finale di partita, in cui la caccia al ‘nemico interno’ vale più di ogni altra considerazione”. E’ spaccata FI in Puglia sulla candidatura a governatore. Il Cav sta puntanto sull’ex sindaco di Lecce già ministro del primo governo Berlusconi Adriana Poli Bortone (foto), sembra pronta questa volta ad accogliere la candidatura di Forza Italia alla guida della Puglia rifiutata solo qualche giorno fa, rimettendo però la decisione a Fratelli d’Italia e a Giorgia Meloni. Mentre il candidato fittiano sarà Francesco Schittulli.  Fitto parla direttamente al leader di Fi: “Lo dico chiaramente a Silvio Berlusconi: caro presidente, stai scegliendo una linea da ‘cupio dissolvi’, e lo dico con grande amarezza. E’ ormai chiaro che Forza Italia gioca a perdere, disinteressandosi della Puglia e delle ragioni dei pugliesi, che chiedono un’alternativa al malgoverno della sinistra”. L’ex ministro precisa: “Io sto nel partito, ma non prendo ordini. In un partito che si dice liberale, ci si sta con le proprie idee. Altrimenti è un triste bunker per un triste tramonto politico”.

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La decisione di puntare su Adriana Poli Bortoni non è regolare, dal punto di vista dello statuto di Fi, secondo Fitto: “Ma questo autolesionismo è anche extra-statuto. In base a quali regole, infatti, Forza Italia ha assunto la decisione comunicata? “Dinanzi a ciò – prosegue – mi pare necessaria una grande e seria iniziativa politica di iscritti, militanti e parlamentari di Fi per il rispetto in ogni sede legale dello Statuto del partito, che giace da più’ di un anno come una cosa dimenticata e inapplicata. In Forza Italia e nel Pdl non era mai successo: potevano essere prese, volta per volta, decisioni giuste o sbagliate, condivisibili o no, ma comunque, formalmente, lo statuto e le regole venivano sempre rispettate”. Fitto chiede anche una “operazione verità” perché “da settimane, c’è chi ha fatto di tutto per escludere dalle liste alcuni amministratori e dirigenti (oltre ai consiglieri regionali uscenti), che hanno a loro volta lavorato bene e che da anni hanno contribuito a fare della Puglia, in tutte le competizioni elettorali, la regione dei record per il nostro partito. Motivo? Sono ‘colpevoli’ di avere voti e consenso e quindi rischiano di essere eletti!”. Dunque, conclude, “a maggior ragione, serve un’iniziativa. Sono in causa questioni fondamentali. Che strumenti di tutela ci sono se un partito non rispetta le sue stesse regole, estromette persone, esclude suoi membri e dirigenti regolarmente iscritti da possibilità di candidatura? Non è una polemica interna o una polemica pugliese, ma una questione fondamentale di libertà e di democrazia”.

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