FI, Fitto scrive a Berlusconi: così ci consegnamo a Renzi

14 luglio 2014

Lettera dell’eurodeputato: stravolto il patto del Nazareno, non facciamoci ipnotizzare

Forza Italia non dica sempre di sì né si faccia ipnotizzare da Renzi. L’ennesima appello al presidente Silvio Berlusconi per modificare i patti con il presidente del Consiglio è firmato da Raffaele Fitto. L’europarlamentare, il secondo più votato in assoluto alle europee dopo la democratica Simona Bonafè, chiede maggiore discussione sulla linea politica del partito, precisando però che il dibattito non va considerato un voto di fiducia interno sull’ex Cav. Il quadro del patto del Nazareno, per Fitto, è cambiato, anzi capovolto: se prima c’era l’Italicum e poi le riforme, in quest’ordine, oggi del patto elettorale non c’è più traccia.

“Tutto nasce, si dice, dal patto del Nazareno – scrive Fitto -. Ottima iniziativa politica (per il Paese, per il Pd e anche per noi) in quel momento, per ciò che allora si disse. Infatti, al centro di quella intesa c’era sia il sistema elettorale, sia le riforme istituzionali. Invece, come per magia, settimana dopo settimana, il quadro è cambiato fino ad essere capovolto: il sistema elettorale frutto di quell’accordo non c’è più, ed è destinato ad essere ulteriormente modificato, e in primo piano è apparsa una modifica costituzionale che tuttora fa molto discutere e non convince la gran parte dei nostri parlamentari”. Per Fitto c’è “un aspetto di metodo che non capisco e che non mi sembra politicamente accettabile: possibile che la legge elettorale possa essere tranquillamente modificata (e quante altre modifiche ci saranno ancora…), mentre la parte sulle riforme istituzionali, dettagli a parte, sia considerata sostanzialmente intoccabile dal Pd?”.

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“Sembriamo ipnotizzati da Renzi”, accusa l’europarlamentare, che rincara la dose: “Non è accettabile che, nel silenzio del nostro partito, Renzi si permetta di ridicolizzare alcuni nostri senatori solo perché la pensano diversamente. Tanti nostri parlamentari non sono d’accordo: e non mi pare giusto, ogni volta che qualcuno parla nel merito, dire che si mette contro Berlusconi. Siamo sicuri che questo atteggiamento così passivo sia utile a te e alla nostra parte politica? Secondo me no”, aggiunge Fitto.

Fitto interpreta il malcontento dei frondisti al Senato e scrive a Berlusconi: “Stiamo sbagliando a non discutere in modo più approfondito, ed è ancora più sbagliato porre una sorta di questione di fiducia su di te ogni volta che qualcuno solleva una più che ragionevole questione di merito, usando a seconda delle convenienze il patto del Nazareno per bloccare la discussione”. Per Fitto “tutto questo è sbagliato. E sono convinto che anche tu in fondo la pensi in questo modo”. Il rischio è “perdere sempre di più la nostra identità e di consegnarci. Tutto questo lascia presagire spaccature o rotture? No: abbiamo bisogno di discutere, di parlare, di ragionare. La pensano così in tantissimi: anche tanti che per affetto sono in silenzio. Io ho deciso di dirtelo anche pubblicamente e con lealtà perché questo vuol dire riaccendere l’orgoglio della nostra appartenenza”. La palla ora passa al Cav che domani vedrà i senatori. (Il Tempo)

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