“Chiedo scusa agli esodati”

“Chiedo scusa agli esodati”
11 maggio 2015

La sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato il blocco dell’indicizzazione delle pensioni non piace Elsa Fornero. Per l’ex ministro del Lavoro si tratta di una sentenza “difficilmente comprensibile”, contestando alla Consulta una mancanza di attenzione verso i giovani e uno scarso senso di giustizia verso quei lavoratori anziani a cui venne chiesto di rimanere al lavoro 5-6 anni in più. La sentenza, spiega, “rimette di nuovo al centro i cosiddetti diritti acquisiti, tema da discutere con molta pacatezza e serietà. Si parla di diritti di persone già in pensione e bisogna domandarsi chi paga il conto”. E se il conto lo pagano “sempre i giovani allora – sottoliena – la considerazione amara è che non abbiamo nella nostra Costituzione una protezione delle generazioni future”.

A questo punto, dice ancora la Fornero, ai lavoratori “esodati chiediamo scusa, a quelli che si sono trovati senza lavoro e senza pensione, che non sono tutti quelli usciti dal mondo del lavoro, a chi si è trovato in serie difficoltà sì, chiediamo scusa”. Se questa sentenza della Corte costituzionale, prosegue, “è da interpretarsi come espressione di un senso di giustizia, mi chiedo se sia stato giusto avere chiesto ai lavoratori anziani di lavorare 5-6 anni in più, se fosse così dovrei chiedere scusa”. Tuttavia, per la Fornero “non è stata bocciata la riforma. Il taglio dell’indicizzazione non faceva parte della riforma. La riforma non poteva dare risparmi nell’immediato. Il taglio dell’indicizzazione fu una richiesta del Tesoro per avere risparmi immediati”.

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