Forza Italia continua a perdere pezzi. Berlusconi sempre più solo

Forza Italia continua a perdere pezzi. Berlusconi sempre più solo
24 settembre 2015

di Giuseppe Novelli

Forza Italia perde altri tre pezzi che vanno a ingrassare le file verdiniane. Dopo Francesco Amoruso e Domenico Auricchio adesso è la volta dei parlamentari Saverio Romano, Peppe Ruvolo e Pino Galati. “Forza Italia ha ormai esaurito la sua spinta riformatrice e la sua vocazione popolare e liberale – affermano oramai i tre ex forzisti -. La linea politica già intrapresa dal vertice di Forza Italia mira a rincorrere i populismi di varia natura, in una prospettiva di sostanziale subalternità a Salvini. In tale ottica diviene importante offrire il proprio contributo per una politica di centro, che abbia come riferimenti la società e le sue sfide da una parte e il rafforzamento delle istituzioni dall’altra, perché il Paese ha bisogno di uno slancio che coinvolga le sue energie migliori”. Dunque, cresce la neonata componente Ala nel gruppo Misto e che fa capo a Denis Verdini. Il partito azzurro, insomma, continua ad arrancare e l’accordo tutto interno al Pd sulle riforme, lungi dal blindare gli incerti, sembra averli spinti ancora di più verso il sostegno alla maggioranza. Il gruppo di palazzo Madama è sotto botta e parla di compravendita. E Silvio Berlusconi che fa? Al momento poco e niente. Il Cavaliere, tra l’altro, ha dato forfait anche alla riunione del gruppo in programma per domani pomeriggio. Paolo Romani lo aveva pregato di tornare a farsi vedere, di ‘coccolare’ un po’ i senatori che si sentono abbandonati dal loro capo. Ma il capo, alla fine, ha scelto di restarsene ad Arcore. L’impressione che sia sempre più disinteressato alle beghe politiche viene in fondo confermata anche dai big del partito.

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E’ la coordinatrice lombarda, Maria Stella Gelmini, presentando la scuola di politica azzurra che si terrà a Brescia ad ammettere che stanno facendo pressioni sull’ex premier perché partecipi di persona all’evento e non si limiti semplicemente a una telefonata. Come se non bastasse, a dare l’impressione di uno sbandamento, è il battibecco che nella stessa conferenza stampa si svolge tra altri due esponenti di Forza Italia. Con il senatore Francesco Giro che pronuncia la frase tabù, “abbiamo un problema di leadership” e Renato Brunetta che è costretto a corregere il tiro davanti ai giornalisti: “Un leader – dice – ce lo abbiamo, ottimo e abbondante, ma non è eleggibile”. In assenza di una parola del leader, sono i capigruppo di Camera e Senato a fare la voce grossa su quanto sta accadendo a palazzo Madama, a dirsi “indignati” e “offesi” per quella che definiscono una operazione fatta con la “sporta della spesa” invece che sulla base di principi e ideali. Per circostanze simili – ricordano – Silvio Berlusconi è sotto processo a Napoli. Anche questa volta è stata presentata una denuncia in Procura. Ironia della sorte, però, a farlo è stato il Movimento 5 stelle.

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