Lo Porto ucciso in operazione Usa contro al Qaida. Obama: “Mi assumo responsabilità”. Renzi, condoglianze a famiglia (VIDEO)

Lo Porto ucciso in operazione Usa contro al Qaida. Obama: “Mi assumo responsabilità”. Renzi, condoglianze a famiglia (VIDEO)
23 aprile 2015

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Giovanni Lo Porto, rapito da al Qaida nel gennaio 2012 in Pakistan, è stato ucciso durante un’operazione dell’antiterrorismo statunitense lo scorso gennaio al confine con l’Afghanistan. Lo rende noto la Casa Bianca. Oltre all’italiano Lo Porto, nel corso dell’operazione anti al Qaida condotta con un drone della Cia, è stato ucciso anche l’ostaggio americano Warren Weinstein.

Lo Porto aveva 39anni, era nato a Palermo ed era un esperto di collaborazione internazionale. Aveva conseguito una laurea in materia a Londra, nel Regno Unito, e successivamente si era specializzato in Giappone. Aveva lavorato all’organizzazione e alla gestione di iniziative umanitarie nella Repubblica Centrafricana e ad Haiti. Nelle prime settimane del 2012 Lo Porto aveva raggiunto il Pakistan, dove avrebbe dovuto iniziare a lavorare per conto dell’organizzazione non governativa (ONG) tedesca Welt Hunger Life, nell’ambito di un progetto per portare aiuto alle popolazioni ancora in difficoltà in seguito alla grande alluvione del 2010. . Lo Porto era stato sequestrato in Pakistan il 19 gennaio 2012 insieme ad un collega tedesco a Qasim Bela, nella provincia del Punjab. Era stato a Palermo a trovare i suoi familiari appena dieci giorni prima del sequestro. La sua famiglia vive al piano rialzato di una palazzina di via Pecori Giraldi, nel quartiere Brancaccio alla periferia est di Palermo. Una strada tristemente nota: fu li’ che nel ’79 il capo della Mobile Boris Giuliano, prima di essere massacrato dalla mafia, scopri’ il nascondiglio dell’allora latitante Leoluca Bagarella. Il padre di Giovanni Lo Porto, Vito, lavora a Pistoia con uno dei cinque figli. Gli altri tre vivono in citta’, come la madre Giuseppa. L’unico ad andare lontano dalla Sicilia era stato proprio Giovanni.

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OBAMA “Voglio esprimere le più profonde condoglianze alla famiglia di Giovanni Lo Porto e a quella di Warren Weinstein”, ha detto Barack Obama che “si assume la piena responsabilità delle operazioni in cui sono rimasti uccisi gli ostaggi”. “Il lavoro di Giovanni  – ha aggiunto il presidente degli Usa – l’ha portato in tutto il mondo, per esempio ad Haiti e in Pakistan; era pieno di passione. Il suo lavoro riflette l’impegno dell’Italia, che è un alleato molto importante. Siamo legati all’Italia dagli stessi valori.  Verificheremo e renderemo pubblici tutti i dettagli dell’operazione, perché i familiari devono conoscere la verità, anche se alcuni punti rimarranno segreti. Questa operazione è stata condotta seguendo le linee guida ed era indirizzata a colpire un compound di al Qaida per bloccare i terroristi. Crediamo che l’operazione abbia ucciso membri importanti di al Qaida – ha concluso Obama – ma non sapevamo che stessero nascondendo lì anche Giovanni. E’ una verità cruenta”.

RENZI “L`Italia porge le più sentite condoglianze alla famiglia di Giovanni Lo Porto”. E` quanto dichiara il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che esprime “profondo dolore per la morte di un italiano che ha dedicato la sua vita al servizio degli altri. Le mie condoglianze vanno anche alla famiglia di Warren Weinstein”. Nella nota della presidenza del Ccnsiglio si conferma che il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, aveva personalmente informato ieri il presidente del Consiglio della morte di Lo Porto, spiegando che l’Unità di crisi ha immediatamente preso contatto con la famiglia Lo Porto per comunicare la triste notizia.

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MATTARELLA Giovanni Lo Porto è stato un messaggero di “valori di pace”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, commentando la morte del cooperante italiano in Pakistan: “Lo Porto – ha detto il presidente – si trovava in una terra lontana in missione di solidarietà. È stato un portatore dei nostri valori di pace e di dialogo internazionale. Partecipo al grande lutto della famiglia e sono vicino al mondo della cooperazione internazionale che, per l’aggravarsi delle situazioni di crisi, è sempre più esposto a insidie e rischi gravissimi”.

ORLANDO Palermo “profondamente addolorata dalla morte del palermitano Giovanni Lo Porto”, in occasione dei funerali del ragazzo ucciso, “proclamera’ il lutto cittadino”. E’ quanto dichiara in una nota Leoluca Orlando. Il sindaco del capoluogo siciliano rivela di “aver seguito con trepidazione e in stretto contatto con la famiglia e con la Farnesina la drammatica vicenda”. A nome proprio, e “dell’intera Amministrazione comunale”, Orlando ha espresso “il piu’ sentito cordoglio ai familiari”. Il governo italiano – aggiunge il primo cittadino – chieda all’esecutivo statunitense “che si faccia luce sulla dinamica dell’operazione che ha portato alla morte del nostro concittadino”. “Giovanni era un ragazzo impegnato nella cooperazione internazionale per costruire la pace fra i popoli, – aggiunge l’assessore alla Partecipazione Giusto Catania – animato da un profondo altruismo e rispetto per il prossimo”.

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Articolo aggiornato alle 19:28

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