“Il parlamento ha chiesto al governo di andare avanti con uno studio di fattibilità che ci aiuti a capire” se è possibile procedere per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Ma “il punto cruciale è che nel frattempo il governo ha messo mezzo miliardo, una cifra mai messa su questo tema, per migliorare il trasbordo oggi”. Lo ha detto il ministro dei Trasporti, Enrico Giovannini, alla Festa nazionale dell’Unità di Bologna.
“Non sappiamo” se il Ponte sarà indispensabile. “Questo è quello che ho detto nell’audizione in Parlamento – ha precisato Giovannini -. C’è uno studio che ha analizzato diverse possibilità. Sul piano trasportistico questa commissione ha concluso: che ci sarebbe un vantaggio nell’avere un ponte e non i tunnel che sono stati scartati; che però l’attuale progetto, quello a una campata, non è praticabile se anche uno lo volesse attuare; ha rilanciato l’idea di un ponte a più campate, che ha una serie di vantaggi ma ha bisogno di una serie di analisi”.
Di fatto, ha aggiunto il ministro “il parlamento ha chiesto al governo di andare avanti con uno studio di fattibilità che ci aiuti a capire. Il punto cruciale è che nel frattempo il governo ha messo mezzo miliardo, una cifra mai messa su questo tema, per migliorare il trasbordo oggi: nuove navi, più lunghi, e nuovi treni un po’ più corti”.
Quindi “il tema così discusso va approfondito. Ma nel frattempo l’investimento che stiamo mettendo sul cosiddetto attraversamento dinamico dello Stretto è senza precedenti. La scelta nel frattempo è stata di migliorare la vita dei cittadini, dei pendolari e delle attività economiche con un investimento senza precedenti a partire dall’anno prossimo”.
