Gli artificieri fanno brillare un ordigno, minacce a Musumeci

Gli artificieri fanno brillare un ordigno, minacce a Musumeci
Nello Musumeci
6 settembre 2021

Un ordigno rudimentale, fatto brillare dagli artificieri della polizia, e una lettera di minacce al governatore siciliano Nello Musumeci, sono stati scoperti lungo la ferrovia Catania-Militello. A indagare sull’episodio è la questura di Catania. Diversi messaggi di solidarietà, intanto, sono arrivati all’indirizzo di Musumeci. “Siamo al fianco del presidente Nello Musumeci per le vili minacce nei suoi confronti e certi, ben conoscendolo, che non si farà intimidire – dice il capogruppo di Diventerà bellissima all’Ars, Alessandro Aricò -. Il nostro auspicio è che le indagini facciano luce su questa inquietante vicenda e permettano di risalire agli autori dell’ignobile gesto”.

Anche il gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia a Sala d’Ercole esprime solidarietà al presidente della Regione Siciliana: “Esprimiamo la più ferma condanna per il vile atto rivolto al presidente Musumeci – dicono Elvira Amata, Gaetano Galvagno e Rossana Cannata – siamo certi che gli investigatori riusciranno a risalire a coloro che hanno messo in atto questo gesto che avrebbe potuto causare non soltanto danni alle infrastrutture ma soprattutto alle persone. Facciamo appello al prefetto di Catania e alla magistratura – aggiungono – affinché si possano mettere in atto tutte le misure di sicurezza per la protezione del presidente al quale chiediamo di proseguire la sua attività con serenità e con la consapevolezza che tutte le forze politiche presenti in Assemblea respingono ogni forma di violenza”.

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Solidarietà al governatore arriva anche dal gruppo parlamentare di Attiva Sicilia all’Ars: “Non si può che esprimere condanna per un’intimidazione che avrebbe potuto avere gravissime conseguenze – si legge in una nota -. Solidarietà al presidente Musumeci per le minacce di morte che gli sono state rivolte in una lettera rinvenuta all’interno di un pacco esplosivo. Auspichiamo che i responsabili di un atto tanto ignobile vengano rapidamente identificati ed assicurati alla giustizia”. “Sono solidale personale con il presidente della Regione, Nello Musumeci, per le vili minacce che lo hanno raggiunto – commenta invece il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè -. L’ordigno, sia pure rudimentale, trovato lungo i binari tra Militello Val di Catania e Catania, avrebbe potuto provocare danni alle persone e alle cose. Mi auguro che gli investigatori risalgano al più presto agli autori di questo esecrabile gesto”.

Solidarietà arriva anche dalla stessa giunta regionale. “Il ritrovamento di una bomba e di una lettera di minacce rivolte al presidente Musumeci è inquietante. Saranno gli inquirenti a chiarire i contorni di questa vicenda ma una cosa è certa: il clima di odio e violenza, non solo verbale, che viene sempre più spesso alimentato strumentalmente, è pericoloso e ormai dilagante – si legge in una nota a firma della giunta regionale siciliana -. Non nascondiamo la nostra preoccupazione, anche perché si tratta della ennesima intimidazione che riguarda il presidente – si legge ancora -. A lui, con affetto, la vicinanza e solidarietà della giunta di governo, sicuri che non si lascerà intimidire e andrà avanti con il coraggio e la determinazione di sempre”.

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“Esprimo la mia solidarietà al presidente della Regione Nello Musumeci per le gravi minacce subite – afferma il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando -. Spero che le indagini facciano presto chiarezza per individuare i responsabili di questo vile gesto”. “In politica, come nella vita, capita di trovarsi in disaccordo con le opinioni altrui, ma la violenza non deve essere mai contemplata come segno di protesta – afferma il sottosegretario alle Infrastrutture e mobilità Giancarlo Cancelleri -. Non è così che si vive in un Paese democratico. La mia solidarietà al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci”.

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