Talebani: Panshir conquistato, guerra finita. Massoud: noi continueremo a combattere

Talebani: Panshir conquistato, guerra finita. Massoud: noi continueremo a combattere
Il portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid
6 settembre 2021

Il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid ha annunciato che la guerra in Afghanistan è “finita”, auspicando di avere “un Afghanistan stabile” e “chiunque impugni le armi è nemico del popolo e del Paese”. Ma il leader del Fronte di resistenza nazionale in Afghanistan (Nrf), Ahmed Massoud, ha invitato tutti gli afgani a continuare a ribellarsi ai talebani, che oggi hanno rivendicato la conquista totale della Valle del Panshir. Massoud ha smentito le affermazioni del movimento ribelle e, in un messaggio su Facebook, ha detto che il Fronte di resistenza continuerà a combattere fino a quando il Paese non sarà liberato. Massoud ha anche accusato alcune forze straniere di essersi unite ai talebani negli scontri contro il popolo afgano. L’Afghanistan rischia di trovarsi isolato e di diventare un paese in ritardo e senza alcuno sviluppo, ha aggiunto “L’Afghanistan diventerà un Afghanistan in ritardo, oscuro e lontano da qualsiasi cultura, alleanza ed evento, così come si troverà in una condizione di isolamento politico ed economico dal mondo intero”, ha detto Massoud nel suo messaggio audio.

L’Iran, dal canto suo, ha “fortemente condannato” l’offensiva militare dei talebani contro i combattenti della resistenza nella Valle del Panshir in Afghanistan. Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Saeed Khatibzadeh ha detto ai giornalisti che le notizie dal Panshir sono “veramente preoccupanti”. “C’è solo una soluzione politica nel Panshir e l’assedio del Panshir non è affatto accettabile in termini di diritto internazionale e diritto umanitario”, ha spiegato il portavoce della diplomazia iraniana. L’Iran, che confina con l’Afghanistan, non ha riconosciuto i talebani durante il periodo al potere del gruppo tra il 1996 e il 2001. Tuttavia, da quando i militanti hanno ripreso il controllo il mese scorso, la Repubblica islamica si è astenuta dal criticare il gruppo, secondo l’agenzia di stampa Afp.

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La conferenza stampa dei talebani

Il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid ha convocato una conferenza stampa a Kabul per annunciare la fine della guerra in Afghanistan, con la conquista del Panshir, e per fare il punto sulla situazione nel Paese. Ecco i punti salienti delle sue affermazioni:

– I talebani hanno preso il controllo totale della valle del Panshir, anche se le forze di resistenza nell’area negano di avere perso la loro battaglia e affermano di occupare ancora le loro posizioni strategiche.

– I talebani hanno cercato di negoziare con il Fronte di resistenza nazionale afgano (Nrf) guidato da Ahmad Massoud, ma hanno usato la forza quando il tentativo di colloqui di pace è definitivamente fallito.

– Non è chiaro dove siano ora i leader della resistenza nel Panshir. Massoud ha scritto su Twitter di essere vivo e al sicuro. Mujahid ha spiegato che ci sono notizie non confermate secondo cui l’ex vicepresidente Amrullah Saleh ha lasciato il paese.

– Il leader supremo del gruppo, Hibatullah Akhundzada, è vivo e “apparirà presto alla vista del pubblico”, secondo Mujahid che ha cercato così di fugare i dubbi sul luogo in cui si trova Akhundzada e le ragioni del suo silenzio video e audio.

– Sull’atteso annuncio del nuovo governo afgano, il portavoce dei talebani ha affermato che tutte le decisioni importanti sono già state prese e che la formazione definitiva del nuovo esecutivo sarà annunciata presto.

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– Mujahid ha reso noto che il Pakistan ha chiuso i valichi di frontiera per problemi di sicurezza posti dai prigionieri evasi in Afghanistan.

– I voli nazionali in Afghanistan sono ripresi e il movimento dei talebani è in attesa di vedere quando potranno riprendere i voli internazionali. L’aeroporto di Kabul è molto danneggiato, ha comunque precisato il portavoce.

– Le donne sono “una parte importante” della società afgana e saranno rispettate nel quadro della sharia, o legge islamica, ha detto Mujahid, ancora una volta senza spiegare così significhi ciò nella pratica.

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