Governo sceglie lockdown mirati, coprifuoco per tutti dalle 22

Governo sceglie lockdown mirati, coprifuoco per tutti dalle 22
Giuseppe Conte
4 novembre 2020

Coprifuoco nazionale alle 22. Confermate le tre fasce differenziate in base al rischio di contagio ma i parrucchieri restano aperti anche nelle “zone rosse”. Il premir ha firmato nella notte il nuovo Dpcm contenente misure anti-Covid. Nelle prossime ore il testo sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Giuseppe Conte sceglie la gradualità, non accetta l’impostazione più drastica caldeggiata dall’ala “rigorista” del governo e da alcune regioni e scommette invece su una stretta mirata, nel tentativo di limitare al minimo le misure impopolari e i danni al sistema economico. Oggi si saprà quali regioni finiranno in “zona rossa” e quali in “zona arancione”, su questo il governo sta aspettando ancora i dati aggiornati per decidere, anche se nel pomeriggio si parlava di Lombardia, Piemonte, Calabria, Alto Adige e Valle d’Aosta tra le zone rosse mentre le arancioni sarebbero Puglia, Liguria e Campania (che potrebbe finire però tra le “rosse”).

Di sicuro, appunto, per tutti scatta il coprifuoco dalle 22 alle 5. Dario Franceschini e Roberto Speranza avrebbero voluto di più, una chiusura già alle 21 o addirittura alle 20, ma Conte e anche Iv, con la ministra Teresa Bellanova, hanno insistito per non anticipare troppo. Dunque, dopo le dieci di sera si potrà uscire di casa solo per “comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità ovvero per motivi di salute” e in generale, anche di giorno, resta la “forte raccomandazione a restare a casa”, sempre con l’eccezione degli spostamenti di lavoro, per motivi di salute etc. Il divieto di spostamento tra regioni non c’è, viene imposto solo a chi vive nelle zone rosse o arancioni, ma nel resto del Paese ci si può continuare a muovere liberamente. Vengono poi chiusi mostre e musei.

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La scuola sarà in presenza fino alla terza media, mentre per le superiori scatta la didattica a distanza per tutti, ma “resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia richiesto l’uso di laboratori o sia necessaria in ragione della situazione di disabilità dei soggetti coinvolti e in caso di disturbi specifici di apprendimento e di altri bisogni educativi speciali”. Vengono poi sospesi i concorsi pubblici e privati e le prove di abilitazione all’esercizio delle professioni. Stop anche ai centri commerciali nei fine settimana e nei giorni festivi, mentre sui mezzi del trasporto pubblico non si potrà occupare più del 50% dei posti totali.

ECCO IL TESTO DEL NUOVO DPCM

Nelle regioni “arancioni”, invece, ci sarà un vero e proprio “lockdown soft”: non si potrà uscire o entrare nell zone rosse, “salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”, ma sarà vietato anche spostarsi in un comune diverso da quello di residenza. Chiusi tutte e attività di ristorazione (tranne che nelle aree di servizio lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti).

Nelle zone rosse si fa un passo in più e di fatto si tratta del lockdown dello scorso inverno: oltre ai ristoranti vengono chiusi anche tutti gli altri negozi, “fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità”. Inoltre, non sarà vietato solo spostarsi in un altro comune, di fatto si dovrà restare a casa tutto il giorno, “salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”. Norme, queste per le zone rosse e arancioni, che varranno per “almeno 15 giorni” e comunque non oltre la data di efficacia del decreto, cioé inizio dicembre.

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Con la firma del nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che contiene le nuove misure per il contenimento della diffusione del COVID-19, il Ministero dell`Istruzione, nelle sue articolazioni centrali e territoriali, accompagnerà le istituzioni scolastiche nell`attuazione delle nuove disposizioni. È prevista l`emanazione di un`apposita nota esplicativa.

 LE MISURE DEL DPCM

MISURE VALIDE SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE – Nelle secondarie di secondo grado il 100% delle attività si svolgerà tramite il ricorso alla didattica digitale integrata. Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza per l`uso dei laboratori o per garantire l`effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e, in generale, con bisogni educativi speciali. – Nelle scuole dell`infanzia, in quelle del primo ciclo di istruzione (scuole primarie e secondarie di I grado) e nei servizi educativi per l`infanzia le attività didattiche continueranno a svolgersi in presenza, con uso obbligatorio di dispositivi di protezione delle vie respiratorie, fatta eccezione per i bambini di età inferiore ai 6 anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l`uso della mascherina. – Le riunioni degli organi collegiali potranno svolgersi solo a distanza. Il loro rinnovo, previsto in questo periodo, avverrà anch`esso a distanza, nel rispetto dei principi di segretezza e libertà nella partecipazione alle elezioni. – Restano sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche, fatte salve le attività inerenti i percorsi per le competenze trasversali e per l`orientamento (PCTO). – Il Dpcm sospende “lo svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private”. Da domani e fino al 3 dicembre prossimo, dunque, sono sospese le prove del concorso straordinario per la scuola secondaria di primo e secondo grado che saranno comunque ricalendarizzate. Ad oggi, intanto, oltre il 60% dei candidati ha già svolto le prove.
Il Ministero avvierà la correzione degli scritti delle procedure già effettuate.

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MISURE PER I TERRITORI CON SCENARI DI MAGGIORE GRAVITÀ Nelle aree che dovessero essere caratterizzate da scenari di “elevata gravità e da un livello di rischio alto”, che saranno individuate con ordinanza del Ministro della Salute, per la scuola varranno le stesse misure previste a livello nazionale. Il Dpcm prevede misure più restrittive per la scuola nelle aree che dovessero, invece, essere caratterizzate da uno scenario di “massima gravità e da un livello di rischio alto”. Queste aree dovranno sempre essere individuate con apposita ordinanza del Ministro della Salute. Per la didattica, in caso di misure, più restrittive: – Resteranno in presenza la scuola dell`infanzia, i servizi educativi per l`infanzia, la primaria e il primo anno della scuola secondaria di primo grado. Le attività didattiche in tutti gli altri casi si svolgeranno esclusivamente con modalità a distanza. Resta comunque salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l`uso di laboratori o per garantire l`effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e in generale con bisogni educativi speciali. Le disposizioni del Decreto si applicano dalla data del 5 novembre 2020, in sostituzione di quelle del Dpcm del 24 ottobre 2020, e sono efficaci fino al 3 dicembre 2020.

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