I furbetti del Reddito di Cittadinanza, questi meridionali non ci piacciono

I furbetti del Reddito di Cittadinanza, questi meridionali non ci piacciono
Mario Draghi
10 settembre 2021

Noi impegnati, fattivamente, per l’affermazione dei diritti dei cittadini meridionali, per la loro parità economica, per il loro sviluppo economico, nonché per lo sviluppo dei loro territori inerente a ogni ambito che li connota, prendiamo le distanze da chi riceve i soldi del Reddito di Cittadinanza pur non avendone diritto e facendone un utilizzo distorto. A essi diciamo di essere malfattori e di aver compromesso l’immagine del Sud e dei suoi cittadini onesti, che nel Sud Italia sono la maggioranza. Tanti i truffatori arrestati e denunciati nel Sud Italia, i quali, nell’utilizzare i soldi del Reddito di Cittadinanza in modo anomalo, hanno rubato ai cittadini italiani che pagano le tasse.

Questo Sud non ci piace ed è questo Sud che noi vogliamo combattere e che vogliamo cambiare. E non ci piace chi, all’interno dello Stato italiano, della politica corrotta e mafiosa, avrebbe favorito queste persone affinché percepissero un reddito mensile senza che fossero rispettati ben precisi dettami giuridici. Alcuni di essi, addirittura, aderivano a gruppi criminali. Vi sono in Italia famiglie in difficoltà, a cui lo Stato non dà nulla, che non trovano ascolto da parte delle istituzioni. Uno scenario che fa a pugni contro questi furbetti del Reddito di Cittadinanza, a volte tutelati da chissà quale sistema corrotto, e che beneficiano di un compenso che non spetta come spesso le cronache testimoniano. Occorre bloccarli e applicare le pene previste per chi deride le leggi dello Stato.

È nostro intento, da subito, porre in essere un processo di cambiamento sociale e culturale nel Sud Italia affinché viva la giustizia. Nutriamo il sospetto, inoltre, che anche i soldi del Recovery Fund destinati al Sud finiscano nelle mani dei delinquenti e delle mafie. Ci piace ricordare lo slogan di un politico lontano nel tempo, che ha affermato ‘O si fa l’Italia o si muore’, monito che ben definisce la necessità di adeguarsi rigorosamente a regole certe e a un operato tempestivo che non può essere arrestato da ‘indugi”, che condurrebbero al crollo economico dello Stato Italiano. Gentilissimo premier Mario Draghi, urge il Suo costruttivo pragmatismo per evitare che qualcuno faccia il proprio esclusivo benessere.

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