La sfida di Silvio a Fitto: “In Puglia corra da solo”

La sfida di Silvio a Fitto: “In Puglia corra da solo”
3 marzo 2015

di Carlantonio Solimene

Con il rebus delle Regionali ancora lontano dalla soluzione, Silvio Berlusconi sembra già proiettato oltre le scadenze più vicine e, preso atto del premio di maggioranza assegnato alla lista dall’ultima versione dell’Italicum, prova già a immaginare un contenitore unico dove far confluire tutte le forze maggiori del centrodestra. Nelle scorse settimane, infatti, l’ex premier avrebbe registrato all’ufficio brevetti la sigla “Lega l’Italia”, con annesso simbolo. Una scelta che, probabilmente, ha preceduto gli avvenimenti degli ultimi giorni, con un Berlusconi deluso sia dalla piega eccessivamente estremista presa da Salvini con il comizio romano, sia dalle ripetute chiusure arrivate dal leader leghista sul fronte alleanze per le Regionali. Anche ieri, infatti, Salvini ha negato possibili incontri a breve con il leader azzurro e ha ribadito l’indisponibilità a schierare il suo partito con il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano. E l’impasse ha provocato l’ulteriore rinvio della riunione della Commissione sulle Regionali presieduta da Altero Matteoli, che si sarebbe dovuta tenere oggi a Roma e slitterà presumibilmente ai prossimi giorni spostandosi ad Arcore, dove l’ex premier è bloccato per la frattura del malleolo.

Sul tavolo, oltre al “caso Veneto”, anche le elezioni in Campania e Puglia. In quest’ultima regione, in particolare, la sintesi sembrava essere stata trovata intorno al nome di Francesco Schittulli. Ma la decisione di escludere dalle liste tutti gli uomini di Raffaele Fitto – con la speranza che quest’ultimo vari una propria formazione e si schieri autonomamente fuori dal partito – ha fatto tornare tutto in discussione. L’europarlamentare non è infatti intenzionato a candidare i suoi fedelissimi se non in Forza Italia. Se questo non avvenisse, sarebbe tentato di non mobilitare la sua macchina del consenso rendendo ancora più pesante la già prevedibile sconfitta al cospetto del democratico Michele Emiliano. E che la rottura sia insanabile lo dimostra anche il forfait dato ieri dai consiglieri regionali fittiani all’incontro voluto dal commissario del partito Luigi Vitali.

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