La telefonata Draghi-Putin: “Non ho visto spiragli per la pace” da Mosca

La telefonata Draghi-Putin: “Non ho visto spiragli per la pace” da Mosca
Vladimir Putin e Mario Draghi
26 maggio 2022

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto oggi pomeriggio una conversazione telefonica con il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin. Il colloquio, secondo fonti di Palazzo Chigi, “si è incentrato sugli sviluppi della situazione in Ucraina e sugli sforzi per trovare una soluzione condivisa alla crisi alimentare in atto e alle sue gravi ripercussioni sui Paesi più poveri del mondo”. “Putin ha detto che continuerà a fornire il gas all’Italia – ha detto Draghi -. Non ho risposto, ma questa è la situazione attuale di tutti i paesi a parte quelli attaccati come la Finlandia”. Di certo, secondo il capo del governo, “non ho visto spiragli per la pace” nella telefonata con Putin. Una telefonata, ha spiegato, dettata proprio dalla necessità di sbloccare il grano per evitare una crisi alimentare che altrimenti “avrà proporzioni gigantesche e conseguenze umanitarie terribili”. Per Putin, ha riferito, le navi sono bloccate nei porti ucraini del Mar Nero perché i porti sono stati minati dagli stessi ucraini per impedire l’accesso alle navi russe.  Tuttavia, sullo sblocco dei porti per l’export di grano dall’Ucraina “c’è stata disponibilità a procedere” da parte di Putin, ha aggiunto il premier. 

“Una prima iniziativa che si potrebbe cominciare a esplorare – ha spiegato – è costruire una possibile collaborazione Russia-Ucraina sullo sblocco dei porti del mar nero. Il presidente Putin ha detto che non è sufficiente a risolvere la crisi, io ho detto: sì ma almeno intanto li sblocchiamo altrimenti marciscono. Serve quindi una collaborazione da una parte per sminare i porti e dall’altro per garantire che non avvengano attacchi. Sulle garanzie non abbiamo discusso molto, lo faremo se le cose vanno avanti, può essere che non abbia esito, ma c’è stata disponibilità a procedere. Poi dovrò chiamare Zelensky per sapere se c’è analoga disponibilità. E’ un’iniziativa che ho sentito il dovere di prendere per la gravità della crisi umanitaria che può toccare i più poveri del mondo”.

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Intanto, arriva un comunicato diffuso dal Cremlino. Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha avuto un colloquio telefonico con il presidente russo Vladimir Putin nel corso del quale “è stata discussa la situazione in Ucraina” e “in particolare le iniziative russe per riportare le pace nelle città liberate del Donbass”, si legge. I due dirigenti hanno parlato inoltre dei negoziati fra Mosca e Kiev, “congelati” dalla parte ucraina, e della crisi alimentare globale: “Il presidente Putin ha sottolineato come la Russia sia pronta a dare un contributo significativo al superamento della crisi alimentare attraverso l’esportazione di grano e di fertilizzanti, sempre che le restrizioni occidentali politicamente motivate siano revocate”, conclude il comunicato. Putin, inoltre, parlando in una sessione plenaria del Forum economico eurasiatico, ha sottolineato che la Russia non lascerà l’arena economica globale, “vogliono farci un po’ fuori”, ma questo è impossibile. “Non abbiamo intenzione di isolarci” ha detto. “Nel mondo moderno questo è semplicemente irrealistico, semplicemente impossibile. Se non ci isoliamo da soli, allora nessuno sarà in grado di isolare un paese come la Russia”, ha concluso Putin.

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