L’affondo di Letta: Pd non attrattivo, centrosinistra rassegnato a sconfitta

L’affondo di Letta: Pd non attrattivo, centrosinistra rassegnato a sconfitta
13 settembre 2017

“Il Pd non riesce più ad aggregare, ad essere attraente e attrattivo” e “il centrosinistra si sta rassegnando a giocare un gioco secondario a non vincere le prossime elezioni”. Lo ha detto Enrico Letta, intervistato da Massimo Giannini a ‘Circo Massimo’ su Radio Capital. “Noto una contraddizione: il Pd, l’Ulivo e il centrosinistra – ha spiegato – hanno sempre ricercato leggi elettorali che ricercavano l’aggregazione perchè era la parte politica italiana più aggregante, questa era la forza del centrosinistra. Oggi la contraddizione è che il Pd sembra scegliere questa legge elettorale che è quella rispetto a cui la capacità di aggregazione non conta, consapevole che la sua capacità di aggregazione è minore e si è visto alle amministrative. Il Pd non riesce più ad aggregare, ad essere attraente e attrattivo”. Secondo Letta c’è “una situazione per la quale il centrosinistra si sta rassegnando a giocare un gioco secondario, a non vincere le prossime elezioni e sta guardando il ritorno di Berlusconi e questa è la vera notizia: la legislatura termina con il ritorno di Berlusconi”. Letta ha ribadito di non essere iscritto al Pd (“Non è una notizia: non ce l’ho da anni la tessera”) evitando ogni polemica con Matteo Renzi, che nel suo libro lo aveva definito in “modalità broncio” dopo la caduta del suo governo. “Sono in modalità sorriso”, ha assicurato l’ex premier.

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