Lapo Elkann arrestato a New York, finge il proprio sequestro per pagare droga ed escort

Lapo Elkann arrestato a New York, finge il proprio sequestro per pagare droga ed escort
29 novembre 2016

Lapo Elkann è stato fermato a New York nel fine settimana passato per una vicenda nella quale è sospettato di aver inscenato un falso rapimento. Lo ha riferito il Daily Beast, che avrebbe ottenuto le informazioni dal dipartimento di polizia di New York. Il fermo, secondo il Daily Beast, è stato disposto dopo che il 39enne imprenditore italiano, noto per essere stato incluso da Vanity Fair nella lista degli uomini più eleganti al mondo, aveva chiamato i suoi famigliari dicendo di essere stato rapito; la polizia lo ha rilasciato, ma Elkann dovrà ora presentarsi di fronte ad un giudice. Sempre secondo il Daily Beast, gli avvenimenti sarebbero precipitati al termine di due giorni caratterizzati da alcol e droga.

La polizia non ha confermato né smentito le affermazioni del Daily Beast, i verbali sarebbero stati al momento secretati, che i due uomini siano entrambi a piede libero e che il fermo sia stato invalidato. Il rampollo di casa Agnelli arrestato e poi rilasciato dalla polizia di New York, sarebbe atterrato all’aeroporto Internazionale John F. Kennedy giovedì scorso. Poco dopo, scrive il Daily Beast, il giovane si sarebbe messo in contatto con un “escort” di 29 anni. I due, sempre secondo fonti di polizia raccolte dal magazine digitale, avrebbero trascorso i due giorni seguenti in un piccolo appartamento in un un complesso di case popolari di Manhattan. Secondo il Daily Beast i due avrebbero consumato alcol, marijuana e cocaina. Dopo circa 48 ore sarebbero finiti i soldi. E’ proprio a questo punto che Lapo Elkann avrebbe architettato, a dire del Daily Beast, lo stratagemma del falso rapimento. Nel corso di una telefonata ai famigliari avrebbe riferito di essere stato rapito da una donna che, in cambio della sua incolumità, pretendeva un riscatto di 10mila dollari. I parenti, tuttavia, avrebbero contattato la polizia di New York. Ad arrestare i due uomini sarebbero stati gli agenti del 13esimo distretto, che li attendevano sul luogo stabilito per lo scambio. L’imprenditore dovrà ora rispondere di fronte a un giudice di falsa denuncia di reato; nessuna conseguenza invece per il suo presunto complice.

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